Quelli che scappano dalla quarantena

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-07-16

Una ragazza in provincia di Rovigo è andata al mare mentre doveva restare a casa. I genitori di una bimba positiva al test del tampone gliene hanno fatto un altro che è risultato negativo e non hanno rispettato l’isolamento. A Bologna un imprenditore si è presentato al lavoro quando doveva rimanere in quarantena

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C’è la ragazza che va al mare, i genitori della bimba positiva che violano la quarantena e fanno scattare la rissa per i tamponi e l’imprenditore che si presenta in azienda anche se a rischio. In molti attualmente non rispettano la quarantena o l’isolamento domiciliare durante l’emergenza Coronavirus, spesso per motivi futili. Oppure perché credono che non serva dopo un test fai da te.

Quelli che scappano dalla quarantena

È il caso della bambina di quattro anni di Cosenza risultata positiva a COVID-19. La piccola, nei giorni scorsi, doveva effettuare un piccolo intervento chirurgico all’ospedale dell’Annunziata e prima del ricovero è stata sottoposta al tampone. Emersa la positività è stata mandata a casa, con l’invito alla madre e al padre a rispettare la quarantena in attesa dei tamponi su tutta la famiglia. I genitori però hanno deciso di fare alla piccola un test pungidito risultato negativo e per questo si sono comportati normalmente, senza rispettare le regole anti contagio. La task force dell’Asp di Cosenza, allertata dalla struttura che aveva effettuato il tampone pre-ricovero, si è attivata per ricostruire la catena dei contatti. I genitori, ieri mattina, alla vista dei medici dell’Asp, hanno protestato, rifiutandosi di fare i tamponi. C’è stato bisogno di ore di interlocuzione e l’intervento delle forze dell’ordine per riportare la calma e fare i test. In attesa dei risultati, la piccola e i familiari sono stati messi in quarantena.

circeo contagiata

Non c’è solo lei. Domenica scorsa una ragazza è scappata dalla quarantena in provincia di Verona per andare al mare in provincia di Rovigo e per lei è scattata la multa di 533 euro. A Rosolina mare in provincia di Rovigo i carabinieri della locale stazione nel corso di un’attività di controllo in un albergo hanno comminato una multa di euro 533,33 a un 25enne, residente nel Veronese, nubile, per violazione della misura della quarantena precauzionale impostale da Ulss 9 scaligera di Legnago sino al 19 luglio. In pratica la giovane si era allontanata dalla propria residenza per andare al mare violando l’obbligo di isolamento domiciliare. Infine c’è la storia di un imprenditore 62enne di Molinella in provincia di Bologna che è stato denunciato dai carabinieri per aver essersi recato nella propria azienda mentre era sottoposto alla quarantena per essere risultato positivo al coronavirus. L’uomo, sottoposto all’isolamento domestico dal 4 luglio, nei giorni scorsi è stato visto aggirarsi nella sua azienda. Individuato dai carabinieri di Molinella, è stato denunciato e ricondotto a casa per proseguire la quarantena stabilita dalle autorità sanitarie per limitare la diffusione del virus.

EDITLa task force dell’Asp di Cosenza sta lavorando per ricostruire tutti i contatti della bambina, trovata positiva al Covid-19, nella comunita’ senegalese in cui vive a Cosenza. Solo per un caso e’ stato scoperto il contagio della bimba, visto che la piccola era stata portata in ospedale per un piccolo intervento. Dopo il tampone fatto sulla bambina, l’Azienda sanitaria cosentina ha disposto subito esami anche sui piu’ stretti familiari, scoprendo in tutto nove contagiati, compresi i genitori della piccola, tutti asintomatici e adesso posti in quarantena. Altri tamponi sono in corso di esecuzione tra chi ha avuto contatti con la famiglia. 

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