I tre farmaci speranza contro il Coronavirus

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-10

Sono il Remdevisir, il Tocilizumab e il Camostat mesylate che inibisce la serine-proteasi TMPRSS2, una proteina che è necessaria per “preparare” la cosiddetta spike del SARS-CoV-2 ad interagire con il recettore ACE2

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Lo scienziato Guido Silvestri, professore alla Emory University, sulla sua pagina facebook che giornalmente pubblica aggiornamenti sul Coronavirus SARS-COV-2 estanotte ha elencato tre farmaci che costituiscono attualmente una speranza per la scienza nella cura di COVID-19:

6A. REMDESIVIR. E’ il farmaco antivirale della Gilead che, almeno a livello aneddotico, sembra funzionare in molti casi di COVID-19 (oltre che in modelli animali di SARS e MERS). Il farmaco va usato solo in casi di sintomi polmonari e sotto guida medica. Trials clinici di Remdesivir ( i.v., 200 mg per il primo giorno, e poi 100 mg al giorno per 5-10 giorni), sono in corso in Cina ed USA.

6B. Farmaci IMMUNO-MODULATORI sono promettenti in quanto possono ridurre la cosiddetta “tempesta delle cytokine” (cytokine storm) che è alla base delle complicanze polmonari gravi. Tra questi Tocilizumab (Actemra) che è un anticorpo contro il recettore della interleukina-6 e Anakinra (Kineret) che è un anticorpo contro il recettore della interleukina-1. Sono allo studio anche farmaci che bloccano il TNF e la tyrosine-kinase c-Abl.

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6C. Allo stadio pre-clinico presso l’università di Gottingen, in Germania, c’è il farmaco Camostat mesylate che inibisce la serine-proteasi TMPRSS2, una proteina che è necessaria per “preparare” la cosiddetta spike del SARS-CoV-2 ad interagire con il recettore ACE2, che è la molecola che il virus usa come un “cancello” per entrare dentro la cellula (Hoffmann et al., Cell 2020).

Il Remdevisir era stato approntato come farmaco contro il virus Ebola: la sua sperimentazione clinica era stata accelerata proprio nella speranza che il farmaco, provato solo sugli animali, attivo anche contro i coronavirus di simili sindromi con polmonite grave (SARS e MERS) potesse costituire un aiuto terapeutico in una situazione di emergenza assieme ad una combinazione di antivirali specifici contro l’Hiv, il virus dell’Aids. Il remdesivir è stato utilizzato anche nei tre pazienti curati allo Spallanzani, guariti. Si tratta dei due coniugi cinesi (lui sta bene ed è tornato in reparto, lei sta per essere dimessa dalla terapia intensiva) ammalatisi durante la vacanza in Italia, ricoverati nell’ospedale romano appena arrivati a Roma. E del ricercatore emiliano rimpatriato assieme ad una sessantina di italiani dalla Cina. I malati della Lombardia sono trattati con la stessa cura. Il Tocilizumab invece è un farmaco contro l’artrite reumatoide  oltre ad essere un medicinale di elezione nel trattamento della sindrome da rilascio citochimica dopo trattamento con le cellule Car-T, e che è stato utilizzato in forma sperimentale per il Coronavirus SARS-COV-2.È stato somministrato a due pazienti ricoverati al Cotugno, affetti da polmonite severa da COVID-19 nella giornata di sabato “e già a distanza di 24 ore dall’infusione sono stati evidenziati incoraggianti miglioramenti soprattutto in uno dei due pazienti, che al suo arrivo in ospedale presentava un quadro particolarmente critico”, secondo le prime risultanze delle sperimentazioni.

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