Coronavirus: perché bisogna togliersi vestiti e scarpe

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-17

Quando usciamo, per fare la spesa o per motivi di salute o necessità, dobbiamo stare attenti alle superfici e ai materiali con cui veniamo a contatto, come oggetti acquistati? E per quanto riguarda gli abiti?

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Quando usciamo, per fare la spesa o per motivi di salute o necessità, dobbiamo stare attenti alle superfici e ai materiali con cui veniamo a contatto, come oggetti acquistati? E per quanto riguarda gli abiti? È meglio fare chiarezza con l’aiuto di un esperto. “In generale un’abitudine igienica – ha spiegato Walter Ricciardi, componente italiano del Comitato esecutivo dell’Organizzazione mondiale della sanità e consigliere del ministro della Salute, su Wired – prevede che quando si rientra da fuori si tolgano scarpe e vestiti e li si ripongano in ambienti dedicati, come un cassetto o uno scompartimento dell’armadio, e non ad esempio in cucina o in bagno, e poi che ci si lavi le mani con cura. Ma questo vale sempre e per la prevenzione di qualsiasi infezione più o meno grave”. Tuttavia, è chiaro che in questo preciso momento storico, con la pandemia di Covid-19, un messaggio di questo genere può dare adito a interpretazioni non corrette o a un eccessivo allarmismo, se non addirittura a ansia.

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Coronavirus: come ci si ammala (La Repubblica, 4 marzo 2020)

“Non è questo l’obiettivo del messaggio – chiarisce Ricciardi – Si tratta di una buona accortezza. Bisogna considerare che scarpe e vestiti sono un po’ come il nostro scudo, la nostra pellicola che ci protegge dall’esterno. Per questo, ma senza alcun allarme, sarebbe meglio toglierli e metterli da parte quando entriamo a casa, utilizzando indumenti diversi quando stiamo nella nostra abitazione. Il tutto rimarcando che oggetti e vestiti non sono fra le principali vie di trasmissione del virus”.

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Coronavirus: COVID-19, la malattia (La Repubblica, 4 marzo 2020)

Inoltre, aggiunge l’esperto, non bisogna cambiarsi d’abito ogni volta che si esce. “Quando si va fuori si possono rimettere gli stessi abiti riposti nel cassetto o nell’armadio dalla precedente uscita”, specifica Ricciardi. “E non bisogna lavare ogni volta i capi indossati, fermo restando che anche utilizzare per lungo tempo le stesse maglie o maglioni non è una buona scelta”. E ancora: non bisogna avere paura di un contagio da oggetti, come spiega Ricciardi.

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Coronavirus 2019-nCov: i sintomi e il contagio (Il Messaggero, 31 gennaio 2020)

“Non è questo il meccanismo con cui ci si infetta. È bene ricordare – specifica – che il contagio tramite contatto da superfici, dunque anche da merci o altri oggetti, non rientra fra le vie principali di trasmissione del nuovo coronavirus, come hanno sottolineato le autorità. Non è un caso che proprio per questa ragione l’Organizzazione mondiale della sanità non abbia messo alcun veto alla circolazione delle merci”.

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