Il Coronavirus, le assenze a scuola e la sospensione del tetto delle 200 presenze

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-02-25

L’alto numero di contagi che ha avuto come conseguenza la chiusura di scuole e università in Lombardia, Piemonte, Veneto, Trentino, Friuli Venezia Giulia, Liguria ed Emilia Romagna e la sospensione, già dalla giornata di ieri, delle gite scolastiche delle scuole di ogni ordine e grado di tutto lo Stivale. Ma cosa succede con il tetto delle assenze?

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Dopo che molte regioni hanno sospeso le attività scolastiche a causa del Coronavirus SARS-CoV-2 e della COVID-19 si pone il problema del raggiungimento dei 200 giorni di lezione necessari per la validità dell’anno scolastico previsti dall’articolo 74 del decreto legislativo 297/94. Ma, spiega nell’edizione odierna Italia Oggi, le cause di gravità e urgenza a monte del provvedimento hanno indotto il governo a prendere in considerazione una deroga che legittima la frequenza inferiore ai 200 giorni.

Il Coronavirus, le assenze a scuola e la sospensione del tetto delle 200 presenze

La norma, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, non sarà inserita però nel Dpcm che dovrebbe essere varato oggi dal consiglio dei ministri, decreto che prevederà ulteriori misure di contenimento, ma andrà in un provvedimento ad hoc del ministero dell’istruzione insieme alla convalida dei corsi di alternanza scuola-lavoro anche se le attività in esterna non si sono svolte perché rientranti nelle zone dove è scattata la sospensione scolastica. Intanto il ministero dell’Istruzione raccomanda “caldamente di non prendere in considerazione alcuna notizia riguardante le scuole che non provenga o sia confermata da fonti ufficiali”. Lo rende noto un comunicato. “Ogni indicazione relativa al settore scuola – viene sottolineato – verrà resa pubblica dal ministero dell’Istruzione, tramite i propri canali istituzionali e i canali social. E’ importante che ognuno faccia la propria parte per evitare la circolazione di notizie e voci infondate o non verificate”.

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Il Coronavirus in Italia regione per regione (Corriere della Sera, 25 febbraio 2020)

L’alto numero di contagi che ha avuto come conseguenza la chiusura di scuole e università in Lombardia, Piemonte, Veneto, Trentino, Friuli Venezia Giulia, Liguria ed Emilia Romagna e la sospensione, già dalla giornata di ieri, delle gite scolastiche delle scuole di ogni ordine e grado di tutto lo Stivale. Circa 3,7 milioni di bambini e adolescenti da oggi hanno sospeso l’attività scolastica, più del 40% del totale, calcola Save the Children. Domani, mercoledì 26, i sindacati della scuola andranno al ministero dell’Istruzione per una informativa sulle misure che l’Amministrazione intende adottare o sta già adottando contro la diffusione del Covid-19.

Coronavirus le misure d'emergenza previste dal decreto legge
Coronavirus: le misure d’emergenza previste dal decreto legge (Corriere della Sera, 23 febbraio 2020)

Nel Lazio una ordinanza regionale, oltre a mettere lo stop a concorsi e gite scolastiche – è saltato anche il Viaggio della Memoria nei luoghi della Shoah – ha istituito l’obbligo di contattare le Asl di appartenenza per chi è stato nelle aree focolaio del coronavirus. Anche al sud il terrore di una possibile diffusione del virus ha avuto conseguenze. L’inaugurazione dell’anno accademico della scuola di specializzazione in Beni archeologici, in programma domani a Matera, è stata rinviata dall’Università della Basilicata. Mentre è rivolta solo agli studenti lucani l’ordinanza che dispone la quarantena per chi rientra in Basilicata dopo essere stato negli ultimi 14 giorni in Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Liguria. In Calabria la neogovernatrice Jole Santelli ha formulato una proposta di Ordinanza regionale che prevede la chiusura delle scuole e delle università e la sospensione delle manifestazioni pubbliche nonché misure relative al controllo aeroportuale per il transito nazionale e l’istituzione di un ulteriore numero verde gestito dalla Protezione civile regionale e dal Dipartimento Sanità”. Intanto l’Agenzia Nazionale per i Giovani ha annullato o rinviato tutte le attività Erasmus+:Gioventù ed ESC (Corpo Europeo di Solidarietà) che si realizzano in Italia, mentre anche alcuni Paesi stranieri come la Grecia hanno sospeso le gite scolastiche in Italia e stanno facendo rientrare le scolaresche che già si trovano nel nostro Paese; così pure hanno già fatto anche la Serbia e la Croazia.

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