Cornelia Paselli, morta a 96 anni una delle ultime sopravvissute all’eccidio di Monte Sole

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-04-19

A 96 anni è morta Cornelia Paselli, una delle ultime testimoni dell’eccidio di Monte Sole, avvenuto fra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944 ad opera dei nazisti

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A 96 anni, e appena una settimana prima del 25 aprile, è morta Cornelia Paselli, una delle ultime testimoni dell’eccidio di Monte Sole, avvenuto fra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944. “Oggi – si legge sulla pagina Facebook della Scuola di Pace di Monte Sole – la tentazione di smettere di lavorare, smettere di fare quello che stiamo facendo, smettere di organizzare il nostro 25 aprile è fortissima. Lo sapevamo, non potevamo averti con noi per sempre, ma questo non rende meno atroce il passare dagli auguri telefonici di Buona Pasqua a questo”.

Cornelia Paselli, morta a 96 anni una delle ultime sopravvissute all’eccidio di Monte Sole

La sindaca di Marzabotto Valentina Cuppi l’ha ricordata così: “A lei il nazifascismo ha strappato amicizie, madre, padre, una sorella e un fratello. Non ha mai smesso di raccontare l’orrore a cui è riuscita a sopravvivere, cosa furono gli eccidi di Monte Sole”. “Il mio ricordo – prosegue citando Paselli – va a coloro che non ci sono più. Il mio desiderio è che ciò che è successo loro serva da monito per tutti, ogni volta che il rancore e l’incomprensione rischieranno di prendere il sopravvento”. “Le sue parole – conclude Cuppi – ferme oggi ci parlano nel profondo, più che mai. La volontà di Pace di Cornelia vive in noi, a Marzabotto, a Monte Sole”. All’epoca delle stragi nazifasciste, avvenute tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno del 1944 sull’Appenino bolognese, Cornelia Paselli aveva 18 anni. La sua è stata raccontata dalla pronipote Alice Rocchi in un libro “Cornelia Paselli, Vivere, nonostante tutto” uscito per Zikkaron. La 96enne aveva recentemente avuto un incontro con il cardinale Matteo Maria Zuppi e in quel dialogo, ricorda la Curia in una nota, Zuppi “aveva condiviso alcune riflessioni, ascoltando i suoi ricordi su quella terribile vicenda bellica che sconvolse la vita delle terre del nostro Appennino”.

Cosa fu l’eccidio di Monte Sole (anche detto Strage di Marzabotto)

Nella zona circostante Monte Sole agiva la “brigata Stella Rossa” che sfruttando la posizione elevata riusciva con efficacia ad attaccare strade e ferrovie che rifornivano il fronte. Già nel maggio del ’44 l’esercito tedesco aveva tentato un assalto ma era stato respinto. Il feldmaresciallo Albert Kesselring decise quindi di sterminare indiscriminatamente i civili e radere al suolo i paesi circostanti, così da fiaccare la resistenza. Quattro reparti delle truppe naziste, comprendenti sia SS che soldati della Wehrmacht, accerchiarono e rastrellarono una vasta area tra le valli del Setta e del Reno. Nella frazione di Casaglia di Monte Sole la popolazione si rifugiò nella chiesa di Santa Maria Assunta, ma i tedeschi fecero irruzione fucilando tutti: 197 vittime, di 29 famiglie diverse tra le quali 52 bambini.

 

(immagine di copertina: screenshot video Youtube Flashgiovani)

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