Attualità

“Il coprifuoco nei locali alle 23”

neXtQuotidiano 10/10/2020

ll sottosegretario alla Salute Sandra Zampa spiega in un’intervista alla Stampa che sarà necessario prendere provvedimenti sui trasporti pubblici, riducendo la capienza massima al 50% o adottando l’obbligo di guanti e maggiori sanificazioni. Ma avanza anche l’ipotesi di restizioni che riguardano il coprifuoco sui locali

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“Un impatto ci sarà”. Il dettaglio delle misure per contrastare l’avanzata del Coronavirus ancora non c’è ma si sta ragionando su un pacchetto di interventi in un nuovo DPCM. A partire da chiusure localizzate “dove necessario”, conferma il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa. Zone rosse locali, in sostanza, dove scatteranno dei lockdown più grandi o più piccoli a seconda dell’ampiezza dei cluster, con l’obiettivo di circoscrivere il virus. Se dopo 14 giorni la situazione sarà migliorata, verranno rimossi i divieti, altrimenti verranno prolungati ed estesi, in caso di peggioramento, alle zone circostanti Zampa spiega in un’intervista alla Stampa che sarà necessario prendere provvedimenti sui trasporti pubblici, riducendo la capienza massima al 50% o adottando l’obbligo di guanti e maggiori sanificazioni. Ma il sottosegretario avanza anche l’ipotesi di restizioni che riguardano il coprifuoco sui locali e la riduzione di presenze alle cerimonie:

Prima ha accennato alle feste e agli stadi. Arriveranno ulteriori restrizioni?
«Si chiederà per certo di ridurre le presenze a feste e matrimoni. Dentro lostadio poi non cisarebbe nessun problema, perché c’è spazio ed è all’aperto, ma il problema è fuori, nell’accesso e all’uscita dagli impianti. Ecco perché non credo sia saggio aumentare il limite di spettatori. Pensiamo alle cose essenziali».

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Si sta parlando di introdurre un coprifuoco alle 23 per locali, bar e ristoranti. Non è una misura con un effetto economico troppo pesante?
«Il costo della gestione di un’epidemia è molto più alto. Immagino si possa pensare a restrizioni orarie, ne devo ancora parlare con il mio ministero, ma se arriverà un coprifuoco alle 23 per i locali e i ristoranti, sono certa che il governo l’accompagnerà a misure di sostegno per le attività interessate».

È favorevole a ridurre la quarantena da 14 a 10 giorni?
«Si devono esprimere gli scienziati. Non c’è discrezionalità politica in una valutazione di questogenere.L’orientamentosembra essere quello di abbassarla, probabilmente mantenendo i due tamponi negativi per uscirne, ma l’ultima parola spetta agli esperti. Intanto pensiamo a tracciare e contenere i contagi».

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