La coppia italiana bloccata in Madagascar: “Aiutateci a tornare, nostra figlia sta male” | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-06-28

La bambina di tre anni di una coppia italiana in vacanza in Madagascar ha una gastroenterite e i medici non riescono a curarla. La madre chiede di poter tornare in Italia il prima possibile

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Il viaggio di nozze in Madagascar si trasforma in un incubo per una coppia di Ancona: Alessandra Falaschini, Luca Socionovo e la loro figlia Aurora di tre anni e mezzo si trovano sull’isola ma la piccola sta male per via di una gastroenterite e i medici non riescono a curarla. “Siamo chiusi in una camera d’albergo, non si trova un aereo per tornare in Italia fino a mercoledì. Temiamo per la bambina che è completamente disidratata e non riescono nemmeno a farle una flebo”, racconta la donna in uno dei video che ha iniziato a condividere sui social per dare eco alla sua situazione, rivolgendo “un appello allo Stato italiano”.

La coppia italiana bloccata in Madagascar: “Aiutateci a tornare, nostra figlia sta male” | VIDEO

Le famiglie dei due sposi stanno provando a fare leva sulla Questura e sull’ambasciata per provare a riportare la bimba in Italia in tempo. “Viste le condizioni della bambina – spiega Falaschini – mercoledì è troppo in là. Non sta per niente bene. Per favore, aiutateci”. Secondo quanto si apprende il Consolato italiano si starebbe attivando per aiutare la coppia, che a breve dovrebbe essere portata in un ospedale in grado di curare la bambina. Del caso si è interessata anche la sindaca di Falconara Marittima Stefania Signorini, che ha allertato il prefetto di Ancona Darco Pellos. “Il prefetto si è attivato contattando l’Ambasciata” spiega la sindaca, che fa sapere di aver sentito anche “il console onorario del Madagascar, Michele Franchi” il quale “ha prospettato due soluzioni” per la coppia: “Un volo aereo per portare la bambina in un ospedale a la Reunion o una equipe medica in loco”. Anche la direzione dell’ospedaletto materno infantile di Ancona (Salesi) sta seguendo la vicenda, come spiegato dal dottor Alessandro Simonini, direttore della Struttura Complessa Anestesia e Rianimazione Pediatrica.

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