«Britaly»: la storia della copertina dell’Economist e le reazioni degli italiani

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-10-20

Anche l’Ambasciatore d’Italia presso il Regno Unito, Inigo Lambertini, è intervenuto sulla questione

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Il settimanale britannico Economist ha scelto il gioco di parole, «Britaly», per la copertina del prossimo numero che descrive la situazione politica del Regno Unito paragonandola a quella dell’Italia. Sotto al titolo «Welcome to Britaly» compare l’ex prima ministra del Regno Unito Liz Truss, che ha annunciato oggi le sue dimissioni, con una pizza con la bandiera britannica che funge scudo in una mano e nell’altra una forchetta con degli spaghetti.

In un tweet pubblicato ieri sull’account ufficiale del settimanale, si legge: «Il confronto con l’Italia è inevitabile. Il Regno Unito è ostacolato dall’instabilità politica»

Come riporta Il Post, nell’editoriale pubblicato sul settimanale britannico si ricorda che nel 2012 l’Italia era stata usata come paragone negativo in un testo firmato da alcuni esponenti del Partito Conservatore, tra i quali Liz Truss, che avevano descritto l’Italia come un Paese caratterizzato da instabilità politica, crescita lenta, servizi pubblici ingolfati e poca produttività. Caratteristiche che ad oggi sembrano descrivere anche il Regno Unito.

La copertina dell’Economist non è stata affatto apprezzata in Italia

Molti utenti dei social network ma anche alcuni professionisti dell’informazione hanno criticato la copertina del settimanale britannico e in particolare la scelta di aver utilizzato alcuni luoghi comuni, in questo caso facendo riferimento a dei cibi tipici italiani, per proporre un’illustrazione dell’ex prima ministra del Regno Unito. Anche l’Ambasciatore d’Italia presso il Regno Unito, Inigo Lambertini, è intervenuto sulla questione pubblicando su Twitter una sua nota indirizzata al settimanale Economist. «Leggere l’Economist – si legge nella nota – è un piacere per ogni diplomatico. La copertina sfortunatamente è ispirata ai più vecchi stereotipi. Nonostante pizza e spaghetti siano tra i cibi più consumati al mondo, per la prossima copertina vi suggeriamo di concentrarvi sulla nostra industria aerospaziale, su biotech, automotive e settore farmaceutico».

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