“Un convoglio umanitario sequestrato dai russi a Mariupol”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-03-23

La vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk ha denunciato il sequestro da parte dei militari russi di un convoglio umanitario formato da undici autobus diretto a Mariupol

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Undici autobus vuoti diretti a Mariupol per portare via civili da una città ormai allo stremo per l’offensiva russa sono stati sequestrati dalle forze occupanti insieme agli autisti dei mezzi e a diversi operatori dei servizi di emergenza: il convoglio umanitario, stando a quanto riferito dalla vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk, è stato fermato nei pressi di un posto di blocco a Mangush, 15 chilometri a ovest di Mariupol, ed è stato portato “in un luogo sconosciuto”. “Stiamo facendo di tutto per liberare la nostra gente e sbloccare il movimento di carichi umanitari”, ha detto in un intervento su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Nonostante tutte le difficoltà – ha aggiunto – abbiamo salvato 7.026 persone da Mariupol. Continueremo questo importante lavoro. Stiamo cercando di organizzare corridoi umanitari stabili per i residenti di Mariupol, ma quasi tutti i nostri tentativi, purtroppo, sono sventati dagli occupanti russi, dai bombardamenti o dal terrore deliberato”. Per cercare di coinvolgere emotivamente il Parlamento italiano nel suo discorso alla Camera di ieri, Zelensky l’ha paragonata a Genova: “Immaginatela sotto i bombardamenti”.

Il convoglio umanitario “sequestrato dai russi” a Mariupol

A Mariupol ci sono ancora quasi centomila persone in condizioni disumane, senza cibo, acqua, medicine e sotto costante bombardamento. Decine di migliaia di residenti sono già fuggiti, e le loro testimonianze, raccolte da Human Rights Watch, raccontano di un “paesaggio infernale gelido crivellato di cadaveri ed edifici distrutti”. Zelensky ha sottolineato che nuovi corridoi saranno organizzati a Kyiv, Kharkiv, Zaporizhzhia e Luhansk. Fonti del ministero della Difesa degli Stati Uniti riferiscono intanto che i militari sono ormai stabilmente in città, e tra questi ci sono anche separatisti del Donbass. Si teme un attacco con mezzi anfibi in direzione di Odessa. Sempre secondo gli americani la potenza di combattimento della Russia è scesa sotto al 90% mentre il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, accusa: “Ci sono solide prove di bio-laboratori americani in Ucraina”.

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