Giuseppe Conte, il giorno dopo: “Una svolta autarchica che mortifica l’intera comunità”

di Enzo Boldi

Pubblicato il 2021-06-30

L’ex Presidente del Consiglio intercettato prima di andare a giocare a tennis ha commentato l’attacco di Beppe Grillo

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Dietro una mascherina nera e una divisa da tennis, Giuseppe Conte ha commentato rapidamente l’ultima evoluzione del rapporto con Beppe Grillo, definitivamente tranciato dopo la conferenza stampa di lunedì pomeriggio e la contro-replica, via post sul blog, del garante del Movimento 5 Stelle. L’ex Presidente del Consiglio utilizza parole molto dure e dirette nei confronti del comico genovese, certificando l’insanabile frattura tra i due. Poi è salito in auto per recarsi sulla terra rossa per la sua partita di tennis. Il tutto mentre il match penstastellato sembra essere arrivato al tie-break.

Conte replica ancora a Grillo: “Svolta autarchica che mortifica l’intera comunità”

Come si vede nel video di Lapresse pubblicato da Il Corriere della Sera, alla domanda, “ci è rimasto male?”, l’ex Presidente del Consiglio ha replicato: “Non tanto per me. Questa svolta autarchica credo sia una mortificazione per una intera comunità che io ho conosciuto bene e apprezzato di ragazze e ragazzi, persone adulte che hanno creduto in certi ideali. È una grande mortificazione per tutti loro”. Parole non casuali che rispondono alle accuse mosse da Beppe Grillo in quel suo post pubblicato sul suo blog nel pomeriggio di martedì 29 giugno.

Dopo lunghi mesi di trattative, annunci e confronti sulla linea futura e futuribile del MoVimento 5 Stelle – con tanto di annuncio di un nuovo nome simbolico, “MoVimento 2050” – il rapporto tra i due è arrivato a un punto morto. Il garante penstastellato, co-fondatore del MoVimento, ha accusato Conte di non aver esperienza e visione politica. Dal canto suo, l’ex Presidente del Consiglio (fortemente sostenuto durante gli oltre due anni a Palazzo Chigi e anche dopo le sue dimissioni) ha replicato parlando di “svolta autarchica”. Parole di fuoco che segnano il confine tra quel che poteva essere e quel che non sarà mai. Forse.

(foto: da video de Il Corriere della Sera – Lapresse)

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