Cultura e scienze
Il Conte-bis scatena la paranoia comunista tra i giornali di destra
Giovanni Drogo 04/09/2019
Addavenì Baffone. Nel frattempo accontentiamoci del Soviet supremo che l’Avvocato Giuseppe Conte ha intenzione di instaurare nel Paese con il suo programma di estrema sinistra. O almeno è così che raccontano da giorni certi quotidiani
Dalle parti del Partito Democratico si è sentito spesso parlare della necessità di una discontinuità con il governo precedente. Ma probabilmente nemmeno dalle parti del Nazareno pensavano che il bis di Conte significasse l’avvento del comunismo in Italia. Eppure è così che lo raccontano i giornali della fu galassia berlusconiana come il Giornale e Libero. Sono arrivati i comunisti, è l’allarme che lanciano un giorno sì e l’altro pure.
Nessuno si aspetta l’estrema sinistra al governo
E sarebbe quasi da festeggiare, andare a vedere se i cosacchi dell’armata rossa stanno abbeverando i loro cavalli in Piazza San Pietro. Se non fosse che i comunisti in questione sono quelli del PD e del MoVimento 5 Stelle, in particolare pericolosi leader dei soviet come Alessandro Di Battista o Roberto Fico. Ad aprire le danze il 22 agosto il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti, che tranquillizzava i lettori con un siamo tutti nei guai perché stava per arrivare il governo di estrema sinistra con il suo carico di immigrati e patrimoniale per quei poveracci dei ricchi.
Il terrore continua anche oggi: il Giornale propone un titolo che fa il verso ad un celebre horror ed esprime tutta la sua preoccupazione per il programma folle di estrema sinistra che il governo del pacato professore universitario nonché fu avvocato del Popolo si appresta a realizzare. Manca solo quello che dice tutto serio e contrito che d’ora in poi a Bibbiano i bambini non si ruberanno più, si mangeranno direttamente.
In un commento di Carlo Lottieri pubblicato il 30 agosto si esprime viva preoccupazione per il pericolo social-statalista portato da quelli che fanno tornare il comunismo dopo trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino. Tra gli alfieri del socialismo reale troviamo il PD, ovviamente erede del PCI-PDS-DS, ma anche i castristi come Fico e Di Battista. Forse perché ricordano nell’aspetto i barbudos della Rivoluzione cubana.
Le ricette che preoccupano sono sempre le stesse: spesa pubblica, reddito di cittadinanza e tasse sempre più alte. Sarà una tragedia per i ricchi, dovranno rinunciare alla terza macchina o alle vacanze a Bali.
Non c’è solo il pericolo comunista: attenti anche alla secessione dei terroni contro il Nord
Anche Libero è sinceramente preoccupato: coi giallorossi torna la pacchia per gli stranieri che sono vivamente invitati tutti a venire in Italia. Soffrono gli italiani, che tornano si immagina ad essere invasi come ai bei tempi in cui i giornaloni di destra ce la menavano con l’invasione organizzata dei taxi del mare.
Ma il pericolo per il quotidiano diretto da Vittorio Feltri non è rappresentato solo dai sinistri. A comandare è il Sud perché «i meridionali si sono impadroniti del Paese con una secessione di fatto» occupando i gangli del potere e tutti i principali posti del governo giallorosso.
Ma non pensate che siano solo Libero e il Giornale ad avere certe uscite. Il 29 agosto l’onorevole Augusta Montaruli (Fratelli d’Italia) deplorava in un video come prima ancora che ci fosse il governo “già c’è odore di soviet”. E ci si immagina Conte come nella famosa scenetta dei Simpson.
Viene quasi da pensare che forse il governo Conte potrebbe ottenere un indice di gradimento molto più alto se si presentasse come il primo governo sovietico italiano. Peccato che queste siano solo Cose che la destra dice che sarebbe una figata se fossero vere, inventate dai giornali di destra.
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