La consigliera di Fratelli d’Italia che rifiuta di leggere i nomi dei deportati ad Auschwitz

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-02-03

Durante il consiglio comunale di Massarosa, località in provincia di Lucca, apertosi con il ricordo della Shoah, Michela dell’Innocenti non ha letto nome, data e luogo di nascita di una vittima dell’Olocausto: “Io passo”, ha risposto

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È il 31 gennaio 2022 quando, in occasione della giornata della memoria da poco trascorsa, a Massarosa, piccola località in provincia di Lucca, il consiglio comunale si riunisce e viene trasmesso un  breve video sulle leggi razziali e sul genocidio degli Ebrei. Uno dopo l’altro i consiglieri si alzano in piedi per leggere i nomi delle vittime dell’Olocausto, la loro data di nascita e quella di morte, il luogo dove sono deceduti.

Sono tutti in piedi, tutti, tranne lei Michela dell’Innocenti, consigliera comunale di Fratelli d’Italia che – quando è arrivato il suo turno – ha risposto: “Io passo”, rifiutandosi di leggere i nomi dei deportati ad Auschwitz. Un gesto gravissimo, che arriva pochi giorni di distanza dalle due aggressioni antisemite avvenute proprio in Toscana, a Campiglia Marittima in provincia di Livorno e a Firenze. A denunciare il fatto i gruppi di maggioranza del consiglio, che hanno assistito attoniti alla scena.

La consigliera di Fratelli d’Italia che rifiuta di leggere i nomi dei deportati ad Auschwitz

“Durante il consiglio comunale – spiegano i consiglieri di maggioranza a Repubblica – è stato proiettato in sala del consiglio un video preparato dalla sezione Anpi di Massarosa che trattava in generale  delle leggi razziali fasciste e ripercorreva più in particolare la triste vicenda del campo di concentramento provinciale di Bagni di Lucca. In questo campo giunsero 102 ebrei stranieri e italiani rastrellati nelle nostre zone, uno anche nel territorio del comune di Massarosa, precisamente a Compignano, Angelo Samaia di Pisa. Vennero tutti mandati ad Auschwitz e solo in 6 fecero ritorno. Al termine del video – aggiungono i gruppi di maggioranza – come già concordato in conferenza dei capigruppo, ogni consigliere ed assessore a turno si è alzato e ha letto a voce sostenuta il nome di un deportato seguito da data e luogo di nascita e data e luogo di morte. Quando è arrivato il turno della consigliera Dell’Innocenti la stessa alzando lo sguardo dal cellulare ha fatto sapere ‘io passo'”.

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