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Condannato a 20 anni Suleiman Adams, reo confesso per la morte dell’imprenditrice Agitu Ideo Gudeta
neXtQuotidiano 14/02/2022
In rito abbreviato Suleiman Adams è stato condannato a 20 anni per l’omicidio della pastora etiope Agitu Ideo Gudeta, che col suo caseificio era diventata simbolo di integrazione in Trentino e in tutta Italia
Nel processo per rito abbreviato a carico di Suleiman Adams, reo confesso per l’omicidio di Agitu Ideo Gudeta, la pastora 44enne originaria dell’Etiopia che col suo pluripremiato caseificio era diventata simbolo di integrazione in Trentino e in tutta Italia, restava da conoscere soltanto l’entità della pena. Alla fine il giudice Enrico Borrelli ha letto la sentenza di condanna: 20 anni di carcere. Il pm Giovanni Benelli aveva chiesto una pena di 19 anni e 4 mesi, di cui 15 per l’omicidio e 4 anni e 4 mesi per la violenza sessuale consumata quando la donna era ancora agonizzante dopo le martellate infertele per ucciderla: il giudice non ha riconosciuto le attenuanti generiche, ed ha optato per una pena ancora più severa.
Condannato a 20 anni Suleiman Adams, reo confesso per la morte dell’imprenditrice Agitu Ideo Gudeta
Suleiman Adams, 34 anni, ghanese, la sera del 29 dicembre del 2020 ha riferito di aver commesso l’omicidio nell’abitazione di Frassilongo, in valle dei Mocheni, dove Agitu viveva da qualche anno. Il suo avvocato difensore, Nicola Zilio, ha provato a puntare sul movente economico per cercare di attenuare la posizione di fronte alla corte: “Agitu non lo pagava da due mesi e mezzo, lo dimostrano i movimenti bancari, Adams vantava un credito di duemila euro”. Tanti soldi – ha lasciato intendere Zilio – per una persona che deve mantenere la famiglia nel paese d’origine. Prima di arrivare a lavorare nella stalla solidale in Trentino, Adams era stato bracciante agricolo in Calabria e in Liguria. Contro la ricostruzione della i legali di parte civile, Andrea de Bertolini, Elena Biaggioni e Giovanni Guarini: “Tanti, troppi elementi nella ricostruzione, dall’accurata scelta dell’arma alla violenza sessuale, fanno pensare che l’imputato si sia mosso con lucidità quando ha ucciso Agitu nella camera da letto”.
Uno dei fratelli della vittima, in un’intervista di qualche giorno fa al Corriere del Veneto, aveva ipotizzato il coinvolgimento di altre persone nel delitto. Una ipotesi ritenuta infondata dai giudici che hanno visto in Adams l’unico autore del gesto.