«Il Comune di Amatrice ha mentito sui lavori della scuola Romolo Capranica»

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2016-08-31

Gran parte dei 700mila euro spesi è stato utilizzato per opere che nulla avevano a che vedere con la messa in sicurezza dell’istituto. Ma fuori dalla scuola era stato affisso un avviso pubblico che vantava l’adeguamento sismico…

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Due diverse tranche di lavori da 511mila e 157mila euro. Ma nessun adeguamento antisismico per la scuola Romolo Capranica di Amatrice. Ciò nonostante, fuori dalla scuola era stato affisso un avviso pubblico in cui si enfatizzava la «sontuosa opera di ristutturazione dell’intero edificio realizzata in poco più di tre mesi» proprio con quella somma (511.297,68 euro Iva esclusa, per la precisione), «consistente soprattutto nell’adeguamento della vulnerabilità sismica». È un atto d’accusa grave nei confronti del comune di Amatrice e del sindaco Sergio Pirozzi quello che viene dal nucleo speciale della Guardia di Finanza agli ordini dell’Autorità Anticorruzione guidata da Raffaele Cantone.

«Il Comune di Amatrice ha mentito sui lavori della scuola»

Un atto che inchioda il Comune alle sue responsabilità nel crollo della Romolo Capranica. Il generale Gaetano Scazzeri ha indagato su come sono stati spesi i 700mila euro che tra 2011 e 2012 sono stati impegnati dall’amministrazione per eseguire le opere. Spiega Giovanni Bianconi sul Corriere della Sera che si tratta di due diverse gare, entrambe vinte dal Consorzio Stabile Valori, un cartello che riunisce 79 aziende e fa capo, attraverso un’altra società, agli imprenditori siciliani Mollica. Al Consorzio aderisce per una quota piccolissima (lo 0,32 per cento) la società Edilqualità, che ha materialmente effettuato i lavori nella scuola. Divisi anch’essi in due tronconi. Il primo finanziato con 511.000 euro, deliberato il 29 settembre 2011, nel quale non c’è alcun richiamo a opere di prevenzione in vista di un terremoto. Si parla esclusivamente di «miglioramento termico, migliorie della pavimentazione, efficienza dell’impianto elettrico, sistemazione del piazzale e del cortile esterno» e altri lavori.

Il secondo contratto risale all’anno successivo, 25 settembre 2012, e deriva da una clausola contenuta nel primo: il Comune di Amatrice poteva, «a suo insindacabile giudizio», affidare alla stessa impresa (la Edilqualità) un ulteriore incarico per il «miglioramento sismico del Polo scolastico verticalizzato». Valore dell’appalto: 157.500 euro, sebbene in origine fossero 163.000. La legge prevedeva che questo tipo di procedura potesse applicarsi per spese inferiori a 100.000 euro, e questa sarebbe già una violazione. Ma c’è un altro particolare che inquieta: la gara è stata assegnata a fine settembre 2012 e registrata il successivo 11 ottobre. Cioè un mese dopo l’inaugurazione della struttura, avvenuta in pompa magna il 13 settembre.

sergio pirozzi sindaco amatrice
Le maggiori ombre, in attesa di ulteriori approfondimenti, si addensano al momento sul Comune di Amatrice:

Perché gran parte del finanziamento è stato utilizzato per opere che nulla avevano a che vedere con la messa in sicurezza della scuola in previsione di eventuali scosse, come risulta dal bando di gara e dai documenti allegati. Ciò nonostante, fuori dalla scuola era stato affisso un avviso pubblico in cui si enfatizzava la «sontuosa opera di ristutturazione dell’intero edificio realizzata in poco più di tre mesi» proprio con quella somma (511.297,68 euro Iva esclusa, per la precisione), «consistente soprattutto nell’adeguamento della vulnerabilità sismica». Una bugia, stando al rapporto delle Fiamme gialle. E il «tempo record» per il completamento dei lavori viene indicato come ulteriore elemento sospetto. Le ricerche sul sito Internet dell’Amministrazione di Amatrice, inoltre, hanno portato alla luce due delibere approvate rispettivamente il 13 luglio 2012 e il 9 settembre 2013.

Sergio Pirozzi e le delibere dimenticate

 
La Edil Qualità nel 2012 effettuò i lavori ma senza essere perfettamente in regola con il Soa, il certificato di validità quinquennale che garantisce l’effettiva qualità professionale della ditta. Ma è anche sui lavori antisismici che il rapporto delle Fiamme gialle a Cantone comincia a far luce sulle prime, possibili responsabilità, come spiega Liana Milella su Repubblica:

Dopo il primo appalto da 511mila euro per una prima riqualificazione della scuola (“Riscaldamento, impianto antincendio, pavimentazione, servizi” come ha detto lo stesso imprenditore Truffarelli a Repubblica.it), ce n’è stato un secondo di importo minore, 160mila euro. Secondo la Gdf questo appalto non ha provveduto all’adeguamento antisismico, non per responsabilità dell’impresa, ma del Comune, che non aveva espressamente chiesto quel tipo di lavori. Truffarelli stesso ha specificato: «Attenzione, l’appalto era per il miglioramento antisismico, non per l’adeguamento, e tra le due opere c’è una differenza abissale». Toccherà adesso a Cantone e alla procura di Rieti capire, tra Comune e impresa, su chi ricade la responsabilità.

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La strategia antiterremoto (Corriere della Sera, 25 agosto 2016)

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