Come una bella ragazza può far dimettere un ministro di Cameron

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2014-09-29

Un giornalista del Mirror crea un account fake e fingendosi una donna scambia foto private con il responsabile per la Civil Society Brooks Newmark. Che alla fine è costretto a lasciare il governo

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Uno scandalo creato ad arte da un giornalista del Mirror ha portato alle dimissioni di Brooks Newmark, ministro per la Civil Society del governo conservatore di David Cameron.

La copertina del Mirror (Fonte: theindipendent.co.uk)
La copertina del Mirror (Fonte: theindipendent.co.uk)

L’ANTEFATTO
Un giornalista freelance del Mirror si è creato a fine giugno un finto account Twitter (che ora è stato cancellato) a nome di una sedicente “Sophie Wittams” (non questa) che nella descrizione del profilo si dichiarava essere una “twenty-something Tory PR girl” ovvero un’addetta stampa dello stesso partito di Newmark. Una volta creato il finto profilo con alcune foto prese da Internet il giornalista si è messo alla caccia del Ministro. Newmark ha 56 anni, sposato con cinque figli è anche il promotore della campagna Women2Win per una maggiore rappresentanza femminile all’interno del partito conservatore. La vittima perfetta se ci si finge una ragazza molto interessata a fare politica.
L'articolo del Mirror (Fonte: http://blogs.spectator.co.uk/)
L’articolo del Mirror (Fonte: http://blogs.spectator.co.uk/)

E LO SVENTURATO RISPOSE
Dopo alcuni tweet sul tennis (e probabilmente sul tempo) “Sophie” è passata all’attacco in privato con domande personali e foto esplicite. Pare che il Ministro abbia anche inviato delle foto molto esplicite in cambio di quelle ricevute dalla “ragazza” in abiti succinti. Il Mirror riporta che il suo giornalista ha inviato svariate foto di Sophie a Newmark, ottenendone in cambio dal Ministro che avrebbe chiesto in un messaggio privato:

DEVI giurarmi su una pila di Bibbie che non mostrerai queste foto come io prometto che  non mostrerò le tue. Ok?

Lo scambio di messaggi privati e di immagini sarebbe proseguito per qualche tempo, dando modo al giornalista di raccogliere quanto più materiale possibile per “incastrare” il Ministro. Secondo quanto riporta Buzzfeed, che è riuscito a recuperare alcuni tweet della Wittams, il giornalista del Mirror avrebbe tentato di trollare altri politici inglesi cercando di iniziare conversazioni private e presentandosi sempre come un’attivista del partito conservatore. Domenica il Mirror ha pubblicato tutta la storia e al Ministro non è rimasto altro da fare che ammettere di essersi comportato “da idiota” e rassegnare le proprie dimissioni:

Dal momento che mi è stato fatto sapere di una storia che sarà pubblicata su un giornale domenica ho deciso di rassegnare le mie dimissioni da Ministro per la Civil Society. Chiedo che la privacy della mia famiglia venga rispettata. Rimango un fedele sostenitore del Governo

Dopo aver presentato le proprie dimissioni, riguardo alla vicenda Newmark ha dichiarato:

Non posso dare la colpa a nessun altro che a me stesso. Ho ferito le persone a cui tengo di più. Sono davvero dispiaciuto ma ora ho bisogno di passare del tempo con la mia famiglia.

LA MODELLA SVEDESE

La foto della modella svedese che si suppone sia stata utilizzata dal Mirror
La foto della modella svedese che si suppone sia stata utilizzata dal Mirror

Malin Sahlén  la modella le cui foto sono state usate dal Mirror nelle conversazioni private con Newmark e con altri politici conservatori ha dichiarato di non aver mai dato il suo consenso all’utilizzo delle foto da parte del tabloid inglese. Come riportato anche dal Guardian la modella si è dichiara shockata dal fatto che qualcuno abbia usato le sue foto senza il suo permesso e dal modo in cui le sue immagini sono state utilizzate:

Non voglio essere sfruttata in questo modo e il fatto che qualcuno abbia usato la mia immagine in questo modo è orrendo, sia per me che per le altre persone coinvolte in questa faccenda.

La foto di Charlene Tyler usata dal Mirror come esca per Newmark (a destra) Fonte: http://www.telegraph.co.uk/
La foto di Charlene Tyler usata dal Mirror come esca per Newmark (a destra) Fonte: http://www.telegraph.co.uk/

Il Mirror però non ha usato solo le foto della Sahlén, ma anche quelle di un’altra donna: Charlene Tyler che ha dichiarato al Telegraph che l’uso fatto dal Mirror  delle sue foto è sbagliato. La Tyler, che è cittadina americana, non crede però che quanto accaduto debba essere motivo per le dimissioni di Newmark, perché:

Degli adulti possono fare quello che gli pare e piace se tutti e due sono maggiorenni

e ha aggiunto di sentirsi profondamente a disagio per quanto accaduto al Ministro e per il fatto che la vicenda rischia di rovinargli la vita e la carriera politica.
 
 LA DIFESA DEL MIRROR
In poche parole la difesa di quelli del Mirror è: stavamo raccogliendo del materiale per una denuncia. Il tabloid sostiene infatti di stare svolgendo un’inchiesta sull’uso, a volte scriteriato, dei social network da parte dei politici e di quanto facile sia entrare nella loro vita privata (ed eventualmente ricattarli). Insomma il Mirror avrebbe reso un buon servizio alla società inglese. In realtà come fa notare il Guardian non è più possibile per i giornali nascondersi dietro la scusante del pubblico interesse, anche perché è dei giorni scorsi la notizia che l’editore del Mirror è stato condannato a pagare i danni a 10 vittime di intercettazioni illegali fatte dai giornali (tra gli altri anche l’ex commissario tecnico inglese Sven-Goran Ericsson). Senza dimenticare lo scandalo di enormi proporzioni che ha travolto i giornali inglesi di proprietà di Ruper Murdoch, accusati anch’essi di spionaggio illegale. Inoltre è possibile che il giornale venga accusato di molestie sessuali secondo il Sexual Offences Act, perché avrebbero costretto Newmark a intrattenere rapporti a sfondo sessuale senza un esplicito consenso. Il Mirror sicuramente punterà, come già anticipato da Alison Philips, uno dei direttori responsabili a difendersi dicendo che essendo Newmark co-fondatore della Women2Win il giornale non ha fatto altro che esporre l’ipocrisia di un membro del parlamento che predica bene e razzola male.

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