Come mollare il lavoro per viaggiare in tutto il mondo e vivere felici

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2014-09-30

La storia degli Hando, una coppia che ha lasciato tutto per vivere su una chiatta di 18 metri trasformata in casa galleggiante

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La BBC ha da qualche tempo un’interessante rubrica mensile: i racconti di quelle persone che per un motivo o per l’altro hanno scelto di mollare il lavoro per viaggiare. Questo mese ci racconta la storia di Julie e Steven Hando due ex dipendenti pubblici originari del Galles del sud.
 
ROW ROW YOUR BOAT
Al contrario di molte persone che lasciano il lavoro e immediatamente cambiano vita Julie e Steven hanno aspettato 18 anni per concretizzare il loro sogno. Tutto è infatti iniziato nel 1992, quando Steven si ammalò e fu costretto ad un lungo periodo di dialisi prima del trapianto di reni. In seguito alla malattia la coppia iniziò a pensare alla possibilità che ci fosse una vita oltre alla monotonia del lavoro. Nel 2011, quando anche l’ultimo dei figli se ne andò di casa i due decisero di andare in pensione anticipata e di vendere la casa (e la maggior parte dei loro averi) per comprare una chiatta di 18 metri trasformata in casa galleggiante. Oggi gli Hando passano le loro giornate dividendosi tra la vita sulla barca, le vacanze in camper e le crociere. Così Julie descrive una giornata tipo della loro nuova vita:

La vita in barca è molto, molto, pigra. Ci svegliamo tardi, facciamo colazione e salutiamo gli amici e i figli su Whatsapp. Poi io faccio un po’ di shopping mentre mio marito guarda film Western in bianco e nero.

Insomma la vita della coppia è la vita di qualsiasi coppia di ottantenni in una casa di riposo di lusso, non proprio l’idea di vita di viaggi avventurosi che molti sognano. Ma è ok, a qualcuno piace sostituire una routine noiosa con un’altra, some men just want to watch the world burn. Naturalmente una vita del genere impone qualche privazione, ma non hanno rinunciato alla lavatrice e all’asciugatrice perché come spiega Julie:

Quando ti sbarazzi di tutte le cose che ha è quello il momento in cui ti accorgi che, dopotutto, sono solo cose.

Grazie mille, Tyler Durden
Grazie mille, Tyler Durden

L’importante è in ogni caso, pianificare bene cosa si vuole dalla nuova vita perché solo così ci si renderà conto che il lavoro è il più grande ostacolo alla realizzazione dei propri sogni:

Ho una lista con sacco di cose che vorrei ancora fare, se fossi ancora a lavoro non riuscirei a finirla.

Come cantavano quelli: hanging on in quiet desperation is the English way.
 
 
 

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