Come funziona il piano anti-coronavirus del governo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-02-01

Il piano anti-coronavirus del governo prevede che lo stato d’emergenza duri per sei mesi: sono stati stanziati 5 milioni per far fronte ai primi interventi.Il provvedimento è stato preso «in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili» e dello stato di emergenza sanitaria globale deciso dall’Oms

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Ieri il governo ha decretato lo stato di emergenza per il coronavirus 2019-nCov. In un’ordinanza oggi verranno emanate le prime misure d’emergenza. Il piano prevede, oltre alla conferma dei protocolli sanitari emanati, un ponte aereo per rimpatriare gli italiani ancora in Cina: sarebbero circa 500. Parallelamente si valuta la possibilità di requisire hotel per ospitare i cinesi bloccati qui dallo stop ai voli. Misura che non è ancora stata presa in altri Paesi europei dove potrebbero transitare. Nessun provvedimento è stato preso finora per le merci provenienti dalla Cina.

Come funziona il piano anti-coronavirus del governo

Il piano anti-coronavirus del governo prevede che lo stato d’emergenza duri per sei mesi: sono stati stanziati 5 milioni per far fronte ai primi interventi.Il provvedimento è stato preso «in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili» e dello stato di emergenza sanitaria globale deciso dall’Oms. Le parole d’ordine di Conte e del ministro della Salute, Roberto Speranza che già giovedì notte ha sospeso i voli da e per la Cina, sono due. La prima: «Massimo rigore e massima prevenzione per rispondere al principio di precauzione preventiva. Il caso viene gestito come se fosse un virus di classe A, ovvero la stessa del colera e della peste». La seconda: «Evitare allarmismi. Non c’è alcun motivo di creare panico. L’Italia è il Paese che si è mosso prima e meglio per fronteggiare il rischio di un’epidemia».

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Il Coronavirus 2019-nCov nel mondo (Il Messaggero, primo febbraio 2020)

Sono sotto sorveglianza domiciliare tre persone che hanno avuto contatto con i coniugi durante i loro spostamenti. Per altri 12 pazienti, tutti con lievi sintomi respiratori e in gran parte provenienti da zone della Cina interessanti all’epidemia, persone che si sono presentate spontaneamente o sono state indirizzate allo Spallanzani da ospedali o medici di famiglia, sono attesi nelle prossime ore i risultati dei test. Nove persone sottoposte ai controlli nei giorni scorsi, invece, sono state dimesse dopo l’esito negativo degli esami. È risultato negativo ai test anche un operaio manutentore di origine romena che avrebbe eseguito dei lavori nell’hotel che ospitava la coppia.

Il piano d’emergenza per il coronavirus

Sarà il capo della Protezione civile Angelo Borrelli in qualità di Commissario straordinario a definire gli interventi, coordinare le varie amministrazioni coinvolte e gestire i 5 milioni di euro stanziati dal Consiglio dei ministri. In analogia a quanto accadde nel 2003 con la Sars, quando fu Guido Bertolaso ad essere nominato commissario. L’annuncio è stato dato dal premier Giuseppe Conte al termine della riunione del Comitato operativo della Protezione civile, cui ha partecipato anche il ministro della Salute, Roberto Speranza. Sono tanti i pezzi di Stato in campo nella partita per contrastare la diffusione del virus: ministeri, enti, Regioni, Asl. Il Commissario dovrà tirare le fila, raccordare i soggetti coinvolti ed attuare le necessarie sinergie perché tutto funzioni al meglio.

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I casi di coronavirus confermati da test di laboratorio in pazienti al di fuori della Cina

Borrelli potrà inoltre agire in deroga alle norme per realizzare celermente le misure che saranno decise. Nelle prossime ore sarà firmata un’ordinanza contenente la sua nomina, l’indicazione della struttura commissariale che lo supporterà, lo stanziamento dei 5 milioni per la prima fase dell’emergenza e la definizione dei tempi di presentazione del Piano d’intervento che prevederà le misure specifiche da adottare. Un piano che interesserà diversi ambiti. Uno dei problemi emergenti, ad esempio, è il rimpatrio delle migliaia di cinesi che si trovano in Italia e non possono tornare a casa per lo stop dei voli. L’ordinanza nominerà soggetto attuatore Enac e Farnesina, in modo che si potrà lavorare ad un programma di partenze per la Cina, quando sarà il momento. Ed intanto gestire l’ospitalità dei cittadini cinesi: soltanto negli aeroporti romani ce ne sarebbero 500 bloccati.

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Coronavirus 2019-nCov: i sintomi e il contagio (Il Messaggero, 31 gennaio 2020)

Il piano dovrebbe prevedere anche l’adozione di sistemi di protezione individuale per tutti gli operatori di sanità che hanno a che fare con l’emergenza e una più completa informazione da parte delle autorità sanitarie a tutti quelle istituzioni e aziende che erogano servizi e che sono a diretto contatto con il pubblico: dalle ferrovie alle poste e ai trasporti pubblici locali, dai vigili del fuoco alle forze di polizia. Per quanto riguarda Regioni e Asl, saranno chiamate ad individuare gli ospedali che diventeranno il presidio per le situazioni di emergenza, mentre lo Spallanzani resta il centro di riferimento. Come avvenuto nel 2003 per la Sars, i fondi stanziati serviranno anche ad attivare nuovi medici e personale infermieristico, nonchè ad adeguare e potenziare le strutture dedicate alle malattie infettive.

Leggi anche: Cosa significa che siamo in stato di emergenza per il coronavirus 2019-nCoV

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