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“Due ragazze mi hanno dato fuoco”: le parole del clochard aggredito a Casoria con il liquido infiammabile
neXtQuotidiano 14/08/2022
Il clochard aggredito a Casoria ha riportato diverse ustioni. Dopo l’aggressione avrebbe camminato verso Afragola in cerca di soccorsi.
La scorsa sera si sarebbe verificata un’aggressione ai danni di un senzatetto che da tempo vive nelle strade tra Afragola e Casoria, in provincia di Napoli. L’uomo è abituato a trascorrere le notti in questa zona, per questo motivo è conosciuto dai residenti che la scorsa sera, preoccupati dalle sue condizioni di salute, hanno allertato il 118. All’arrivo dei soccorsi ha dichiarato di essere stato aggredito da due ragazze nei pressi di Casoria. Le ragazze gli avrebbero dato fuoco dopo avergli gettato addosso del liquido infiammabile e sarebbero poi fuggite subito, mentre l’uomo si è diretto verso Afragola in cerca di aiuto, dove in effetti lo ha trovato. Proprio a causa delle ustioni riportate su varie parti del corpo, tra cui il viso, è stato necessario l’intervento dei soccorritori del 118. L’uomo si è poi allontanato rifiutando ulteriori cure mediche, tra cui il ricovero. Quando i Carabinieri, allertati dal 118, sono giunti sul luogo, l’uomo si era già allontanato. Ora indagano per rintracciarlo così da poter ricostruire l’accaduto e risalire alle presunte aggreditrici.
Clochard aggredito a Casoria: in corso le indagini per la ricostruzione dell’accaduto
Il consigliere regionale di Europa verde Francesco Emilio Borrelli, riprendendo la notizia dell’emittente Nano Tv che per prima ha riportato l’accaduto, ha spiegato in un post su Facebook la vicenda del clochard aggredito a Casoria facendo appello al Sindaco di Afragola affinché trovi una soluzione per garantire la sicurezza e le dovute cure mediche al clochard aggredito.
Casi come quello del clochard aggredito a Casoria non sono affatto rari, anzi le notizie riportano spesso casi di bullismo o violenza ai danni di persone senzatetto. Lo stesso Francesco Emilio Borrelli si era già esposto in passato per difendere un clochard che veniva bullizzato sui social da persone che avevano creato una pagina su Facebook proprio per schernire l’uomo, che spesso è stato anche vittima di aggressioni fisiche e di continui maltrattamenti.
Foto in copertina: Nano Tv