La lunga lotta del professore universitario per avere una cattedra due anni dopo essere andato in pensione

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-07-29

Claudio Bevegni, noto grecista ligure, si è visto riconoscere la cattedra di professore ordinario di Filologia Classica al Dafist (Dipartimento di Antichità, Filosofia e Storia) dell’Università di Genova dopo un’estenuante battaglia legale. Ma ormai è in pensione da due anni

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Claudio Bevegni, uno dei più noti grecisti liguri, è stato scelto come professore ordinario di Filologia Classica al Dafist (Dipartimento di Antichità, Filosofia e Storia) dell’Università di Genova. La notizia potrebbe non essere interessante in sé, se non fosse che Bevegni due anni fa è andato in pensione. Non si tratta di un corto circuito amministrativo, ma di una lunga battaglia giudiziaria che ha portato l’uomo ad avere ragione sulla Commissione incaricata di valutare i candidati per assegnare la cattedra. Il posto era andato in un primo momento alla professoressa Lara Pagani, ma Bevegni riteneva di avere più titoli della “concorrente” e aveva presentato ricorso al Tar Liguria. La sua istanza era stata accolta da giudici per i motivi riguardanti le procedure di composizione della commissione giudicatrice e i titoli stessi.

Assegnata la cattedra a Claudio Bevegni, ma è in pensione da due anni

“L’Università – scrissero i giudici amministrativi – in violazione del termine stabilito nella sentenza, ha avviato la procedura soltanto in data 30 luglio 2020, quando le operazioni avrebbero dovuto essere già concluse”. Respinto invece il ricorso di Pagani al Consiglio di Stato. La professoressa però vinse una seconda selezione, a cura di una nuova commissione, che aveva deciso basandosi anche sul fatto che da lì a pochi mesi Bevegni sarebbe andato in pensione. Ma il professore ne ha fatto una questione di principio e ha presentato un nuovo ricorso, accolto, che ha portato al commissariamento al Ministero per la composizione di una terza commissione. Nuovamente un appello di Pagani al Consiglio di Stato viene respinto. Secondo la terza commissione, è Bevegni il legittimo titolare della cattedra. “Per lui era solo una questione di giustizia”, ha spiegato la sua avvocata.

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