Chiara Ferragni si arrabbia e dice “basta” al pasticcio vaccini in Lombardia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-04-02

Ieri Chiara Ferragni si è lamentata della gestione delle vaccinazioni in Lombardia spiegando che la nonnna 90enne di Fedez non aveva ancora ricevuto neanche la prima dose. Oggi la beffa. Arriva la telefonata che dovrebbe chiudere la questione ed evitare nuove critiche in pubblico. E invece…

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Chiara Ferragni è arrabbiata. Lo dice lei stessa. Ed è arrabbiata per la gestione dei vaccini in Lombardia. L’influencer dice basta. E soprattutto svela che la nonna di Fedez è stata chiamata per il vaccino solo perché lei ha spiegato pubblicamente che pur avendo 90 anni non era ancora stata sottoposta alla prima dose. E allora per evitare che le critiche continuassero oggi un addetto ha chiamato…e le altre nonne?

Chiara Ferragni si arrabbia e dice “basta” al pasticcio vaccini in Lombardia

Partiamo dal principio. Ieri sera Chiara Ferragni pubblica nelle stories questo sondaggio:

chiara ferragni vaccini lombardia 1

Il risultato è scontato: il 93% di chi ha partecipato non pensa che le promesse della regione si realizzeranno. Ma quello che non è scontato è che l’influencer dichiari di farne parte. E per spiegare meglio il suo disappunto racconta che la nonna novantenne di Fedez non era stata ancora vaccinata. Quindi se gli anziani non hanno avuto neanche la prima dose perché credere che a maggio inizieranno le prenotazioni degli under 49?

chiara ferragni vaccini lombardia 2

 

Oggi la beffa. Arriva la telefonata che dovrebbe chiudere la questione ed evitare nuove critiche in pubblico. E invece Chiara non ci sta e racconta tutto:

Oggi la nonna di Fede farà il vaccino. E sapete perché? Perché dopo le mie stories di critica alla gestione dei vaccini di ieri, un addetto alla vaccinazione ha chiamato nonna Luciana chiedendo “Lei è la nonna di Fedez? Alle 12 può venire a farsi il vaccino”. Se ieri ero arrabbiata oggi lo sono ancora di più pensando che nonna Luciana, che aveva diritto di essere vaccinata da mesi, riesce a far rispettare un suo diritto solo perché qualcuno ha paura che io possa smuovere l’opinione pubblica. E invece le altre nonne che hanno lo stesso diritto e non hanno chi può farsi sentire mediaticamente come faranno? Chiedo il vaccino per tutte loro, per  tutte le persone fragili, per tutti coloro i cui diritti fino a oggi sono stati calpestati. ho molto riflettuto nelle ultime settimane se espormi e dire la mia su una situazione molto complicata e più grande di me o no, ma dopo questo ho deciso di farlo. Ho letto molto, mi sono informata cercando di ascoltare paretri diversi di gente che reputo esperta e con opinioni discordanti…

 

 

 

 

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il post poi continua. Ma è la denuncia la parte più importante. “Sono incazzata – aggiunge – perché da più di un anno siamo chiusi in casa, i bambini non vanno a scuola e si chiede di avere pazienza e tenere duro. Da un anno gli errori di chi dovrebbe prendersi cura di tutti noi si susseguono. Prima non riescono a comprare mascherine reagenti e tamponi, poi saltano i tracciamenti dei contagi e adesso questo casino con i vaccini”. E ancora: “Vedere la Lombardia che fa un casino dietro l’altro è scoraggiante” e “vogliamo che vi diate una mossa”, “che se sbagliate chiedete scusa e poi lasciate le vostre poltrone a chi ha le capacità”.

Il suo ‘sfogo’ si conclude con un appello al presidente del Consiglio Mario Draghi. “Da persona privilegiata quale sono nelle scorse settimane ho pensato a cosa avrei potuto fare per aiutare a migliorare la situazione. E allora ho capito che intanto potevo fare questo appello, per tutti i messaggi che ho ricevuto. Questo appello lo faccio a Mario Draghi, persona che stimo e per la quale va il mio supporto e comprensione perché non posso nemmeno immaginare quanto sia incasinata la situazione che ha ereditato”. Questo appello, continua, “lo faccio a ogni singolo politico: basta chiacchiere. Adesso bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare perché la gente è stanca: vogliamo tornare a essere orgogliosi di essere lombardi, italiani ed europei perché non siamo più certi di poterlo essere. Svegliati Italia”.

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