Chi fa il vaccino deve lasciare Forza Nuova: le espulsioni contro “l’arma definitiva per il controllo”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-08-05

In un comunicato il movimento neofascista ha fatto sapere che nessuno dei suoi militanti potrà avere il green pass, “controllo sociale fondato sul terrore, che potrà essere solo ancora più asfissiante e spietato contro i dissidenti”

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In Italia può succedere di tutto, anche che un movimento politico non solo contesti la campagna di vaccinazione ma addirittura la vieti ai suoi affiliati. Il movimento politico di riferimento è Forza Nuova, la realtà neofascista che solitamente compare in occasioni di manifestazioni e costituisce la frangia più violenta tra la gente. Non sono stati sufficienti 128.136 vittime e 4 milioni e 370 mila contagiati per accettare che una soluzione serve, ed esiste: il vaccino. Sarà elemento determinante per espellere dal gruppo di estrema destra il green pass, tutti coloro i quali accetteranno di non voler rischiare la vita allora dovranno lasciare il movimento di destra.

Una battaglia, quella contro il green pass, che giorno dopo giorno si spera perda pezzi. I numeri tra i vaccinati crescono, e i ricoverati in terapia intensiva sempre più spesso sono tutti non vaccinati.

Lampi di follia: Forza Nuova espelle i membri vaccinati. Il comunicato interno

“Oggi il Green Pass sanitario è – dopo quasi due anni di restrizioni, coprifuoco, museruole e arresti domiciliari di massa – l’arma definitiva necessaria al regime per procedere sulla via di un altrettanto definitivo controllo sociale fondato sul terrore, che potrà essere solo ancora più asfissiante e spietato contro i dissidenti”, si legge nella comunicazione interna.


“L’ufficio politico del movimento ha deliberato quanto segue: chiunque, militante o dirigente, per qualunque ragione si adeguasse a questa intollerabile e, nelle intenzioni del sistema, definitiva operazione di controllo sociale, subirà l’immediata e irrevocabile espulsione da Forza Nuova, anche se, a dire il vero – si legge ancora nella missiva -, sottomettendosi in questo modo alle regole imposte dal sistema, si metterebbe, nei fatti, fuori da solo”.

“Naturalmente – scrivono ancora i leader del movimento -, non sarà interessato alla misura estrema chi, per ragioni familiari, personali o lavorative, facesse ricorso all’uso del tampone rapido, così come chi, magari un vaccinato pentito, si rifiutasse comunque di munirsi dello strumento Green Pass, anche a costo di perdere il lavoro”.

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