Chi è l’uomo che ha preso a calci un bambino a Cosenza

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-09-07

Si tratta di T.D. di 22 anni. Di famiglia chiacchierata e già nota a inquirenti e investigatori, è il fratello di un collaboratore di giustizia. Insieme alla moglie, M.V., di 24 anni, dovrà rispondere di lesioni personali

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Si chiama T. D. ed è fratello di un collaboratore di giustizia l’uomo che ha colpito con un calcio in pancia un bambino che aveva accarezzato suo figlio neonato in carrozzina a Cosenza. Il tutto è accaduto in via Macallè, a due passi dal centro di Cosenza. Racconta oggi Alessia Candito su Repubblica:

Per il padre della piccola, forse le manine che si avvicinavano alla figlia erano troppo scure. E ha reagito come una furia. Urlando si è avventato sul bambino, lo ha strattonato e poi gli ha sferrato un calcio all’addome, di fronte allo sguardo indifferente della moglie. «Ho visto il piccolo fare un volo di due metri» racconta una ragazza che ha assistito all’aggressione. Se a difendere Rayem non fosse intervenuto il fratello più grande, Housama, di 14 anni, l’uomo avrebbe infierito ancora. «Si è messo in mezzo per difendere il piccolo e proteggerlo dai colpi. Ha la gamba tutta blu di lividi e qualche escoriazione alla mano» dice il padre, Bouazza Toubi, originario di Casablanca ma da più di vent’anni a Cosenza.

calci al bambino africano che accarezza il figlio via macallè cosenza

Grazie alle telecamere di videosorveglianza, nel giro di due giorni l’uomo è stato individuato. Si tratta di T.D. di 22 anni. Di famiglia chiacchierata e già nota a inquirenti e investigatori, è il fratello di un collaboratore di giustizia. Insieme alla moglie, M.V., di 24 anni, dovrà rispondere di lesioni personali. Al momento, la procura di Cosenza, guidata da Mario Spagnuolo non contesta ai coniugi l’aggravante dell’odio razziale, ma — precisano fonti investigative — le indagini sono ancora in corso. Nei prossimi giorni saranno sentiti i testimoni e probabilmente, con tutte le tutele del caso, anche le vittime.

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