Via al toto-costruttori per il nuovo gruppo contiano al Senato

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-01-26

Ecco chi e quanti sono i “costruttori” che dovrebbero formare il nuovo gruppo contiano al Senato, tra certezze (poche) e incognite (molte)

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Avete presente il pallottoliere che il consigliere regionale Pietro Bussolati ha consegnato oggi al Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana per insegnargli a conteggiare i numeri Covid? Mai come oggi fare comodo in Senato, dove prosegue in modo febbrile la conta per il nuovo gruppo contiano – scusate il gioco di parole – ultima spiaggia per garantire l’agibilità al governo Conte Ter e scongiurare nuove elezioni. Numeri alla mano, siamo arrivati intorno a 13-14 senatori, stando alle indiscrezioni riportate dall’Adnkronos.

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La strada è in salita

“(…) Ma la strada resta in salita e stretta” spiega l’agenzia di stampa  “perché i ‘numeri’ allo stato non ci sarebbero. Intanto, il ‘toto responsabili’ impazza, ma come sempre capita in questi casi, i nomi per formalizzare la nuova formazione, se dovessero esserci, usciranno allo scoperto solo al momento utile. In momenti concitati come questi, tutto è possibile. Anche che chi si era detto disponibile poi ci ripensi all’ultimo.”

Ma di chi parliamo quando si fa il nome dei cosiddetti “costruttori”?

I sicuri

“Pallottoliere alla mano” prosegue l’Adnkronos, “sono certi otto ‘costruttori’, tutti del Misto: cinque della neo componente Maie-Italia 23: Ricardo Merlo, Saverio De Bonis, Adriano Cario, Maurizio Buccarella e Raffaele Fantetti (presidente dell’Associazione Italia 23) e gli ex azzurri Sandra Lonardo, moglie dell’ex Guardasigilli Clemente Mastella, Maria Rosaria Rossi e Andrea Causin. Mancano, dunque, due persone per raggiungere il fatidico ‘dieci’ che consente, da regolamento, la costituzione di un gruppo a palazzo Madama. L’Udc si è sfilata. Anche ‘Cambiamo’ assicura che non parteciperà al Conte ter, ma c’è chi scommette che alcuni ‘totiani’ stiano aspettando le prossime mosse di Conte dopo le dimissioni. Gli occhi, quindi, restano puntati soprattutto sugli ex Cinque stelle: tra gli ‘attenzionati’, Luigi Di Marzio e Alfonso Ciampolillo (entrambi hanno votato la fiducia al governo).”

Gli incerti

La lista, in teoria, è ancora molto lunga, anche se più si rema in mare aperto, più le nuvole si addensano e le incognite superano di gran lunga le certezze.

“Tra i ‘papabili’ veniva indicato pure l’ex M5S del Misto, Carlo Martelli che però all’Adnkronos esclude un ‘cambio di casacca’: “Non è cambiato nulla, resta il mio no”. I pontieri sperano di ‘recuperare’ in queste ore anche altri ex pentastellati, che però hanno votato contro la fiducia, come Marinella Pacifico e Tiziana Drago. Diversa la situazione di Gregorio De Falco, che ha votato già la fiducia pur essendo iscritto alla componente +Europa-Azione (non si esclude che l’ex capitano di fregata possa aderire ai ‘costruttori’). Quanto a Forza Italia, a parte qualche ‘insospettabile’ imprevedibile, per ora il gruppo al Senato sembra tenere: sia Anna Carmela Minuto che l’ex governatore Sandro Biasotti smentiscono un passaggio con i ‘contiani’. Stesso discorso per Luigi Vitali, ex sottosegretario alla Giustizia, che si tira fuori e dice all’Adnkronos: “Non sono mai entrato nella partita, perché sulla giustizia non ho sentito e visto nessuna segnale diverso dalla politica fin qui seguita”.

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