Chi è Alvin Tan: il sex blogger che trolla i musulmani

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-05-04

Difensore della libertà d’espressione, troll con una predilezione a prendere in giro i musulmani e sex-blogger. Giuliano Ferrara? No, è Alvin Tan

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La strage di Charlie Hebdo potrà anche aver fatto cambiare idea ad uno dei disegnatori superstiti (che ha deciso di non disegnare più Maometto nelle sue vignette) e probabilmente dopo la sparatoria di Garland qualcuno ci penserà due volte prima di allestire una nuova mostra di disegni e caricature sul Profeta dell’Islam. Ma in Malesia – un paese in cui il 60% della popolazione professa la religione musulmana – Alvin Tan la pubblicazione di questo video ha suscitato non poche polemiche.

Alvin Tan e la sua (ex) fidanzata Vivian Lee (fonte: Facebook.com)
Alvin Tan e la sua (ex) fidanzata Vivian Lee (fonte: Facebook.com)

CHI È ALVIN TAN
Alvin Tan è un ex studente di legge malese di origine cinese diventato “sex blogger” che negli ultimi tempi si è convertito alla causa della libertà d’espressione. Alvin era già famoso in Malesia per aver girato assieme alla sua fidanzata dell’epoca un video pornografico (in Malesia la pornografia è vietata) e aver pubblicato sul loro canale YouTube una serie di video soft core nei quali indagavano le pratiche sessuali dei loro connazionali intervistando i passanti o discutendo di sessualità (e dispensando consigli per i più inesperti). Benvenuti nel mondo dei sex blog, un misto tra i tutorial di Clio Make Up e un video di Muciaccia, ma meno eccitanti. Ad un certo punto della loro sfolgorante carriera i due hanno deciso che “fare pornografia” era troppo poco per smuovere le coscienze e quindi in occasione del mese di Ramadam si sono fatti una foto davanti ad un bel piatto di carne di maiale (e anche qui siamo al livello di quelli che mettono il bacon come segnalibro all’interno del Corano).
La foto di Alvin Tan e Vivian Lee con gli auguri per i musulmani (fonte: Facebook.com)
La foto di Alvin Tan e Vivian Lee con gli auguri per i musulmani (fonte: Facebook.com)

Insomma una foto che se fosse stata pubblicata in Italia o altrove in Occidente non avrebbe fatto molto scalpore (non più di quelle delle grigliate postate sulle pagine di vegani) ma in Malesia le cose vanno diversamente e Alvin viene arrestato per oltraggio alla religione. Per questo reato avrebbero rischiato fino a otto anni di progione ma all’epoca i due se la cavarono con la pubblicazione di un video di scuse sul loro canale YouTube e un’idea: scrivere un libro.
alvin tan libro sex pork and persecution
LA COVER R’N’B DELL’ADHAN
Per lo sconforto dei loro fan Alvin e e Vivian non stanno più assieme e dall’anno scorso Alvin vive in California. Ed è proprio in America che ha registrato un video in cui canta una versione R’n’b dell’adhān, la chiamata alla preghiera islamica fatta dai muezzin e diffusa dagli altoparlanti posti sui minareti delle moschee.

L’adhān, che viene recitato cinque volte al giorno, non è un canto qualsiasi perché oltre a chiamare i fedeli alla preghiera riassume i precetti fondamentali dell’Islam, tra cui la professione di fede dei musulmani. Comprensibile quindi che l’uscita di Alvin Tan non sia stata accolta con favore dalla comunità musulmana anche perché nel commento al video il blogger rincara la dose:

Have you had your dose of Allahuakbar for the day!? This is dedicated to the one and only true God, Allah s.w.t., peace be upon Him! And please don’t badger me about the wrong lyrics… First, this is a cover, so creative modification is permitted. Second, I ain’t a suicide bomber aight.
My latest goal is to get all mosques in Malaysia to play my cover instead of having them old geezers hunched over the mics, straining their vocal chords and cracking their voices. Let them geezers rest already… preferably in eternal peace.
ALLAHUAKBAR! #Islam #ReligionOfPeace


Che Alvin sia un troll narcisista ed un provocatore di proporzioni epiche è fuori di dubbio, a chi verrebbe in mente di farsi tatuare una svastica sul petto? Non c’è dubbio quindi che il video sia una chiara provocazione, una trollata nei confronti della comunità musulmana del suo paese d’origine mascherata da critica alla religione islamica.


La sua storia però racconta anche un’altro aspetto: fare pornografia in un paese dove è reato, pubblicare una foto che avrebbe potuto costargli il carcere ci fanno capire che la personalità del sex blogger/troll è molto più complessa, così come lo sono le sue motivazioni. Difficilmente si potrà considerare un eroe, come si chiede la BBC, della libertà d’espressione e articoli come questo ci fanno capire che Alvin Tan ha colpito dove fa più male non solo i musulmani ma anche i fedeli delle altre religioni. Alvin però vuole “denunciare” la rigidità e la mancanza di libertà all’interno del sistema politico malese. In discussione non c’è solo la religione ma anche la possibilità, spesso negata in Malesia, di poter esprimere liberamente il proprio pensiero. Di sicuro dalla sua Tan non ha la grande tradizione di Charlie Hebdo e il suo passato di “attore porno” non depone troppo a suo favore nemmeno qui in Occidente. Noi di Nextquotidiano abbiamo una proposta da fargli: un duetto con Giuliano Ferrara.

LA DISCUSSIONE SU TWITTER SU #ALVINTAN

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