Charles Manson: matrimonio di un serial killer

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2014-11-18

Look Out! Helter Skelter! Ha pianificato orribili omicidi eseguiti dalla sua Family per vendetta. L’abolizione della pena di morte gli ha salvato la vita. Ora si sposa. La sua aspirante moglie è una fan di 26 anni

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Il serial killer e omicida di massa Charles Manson si sposa. La licenza di matrimonio è stata emessa il 7 novembre, e la sposa si chiama Afton Elaine Burton, che ha lasciato la sua casa nel Midwest tanti anni fa per trasferirsi a Corcoran in California, il carcere dove “abita” da quarant’anni Manson. La licenza non specifica una data, il matrimonio potrà quindi avvenire entro 90 giorni dall’emissione della licenza, pena la sua nullità. La Burton, che ha chiesto ai giornalisti di essere chiamata Stella, ha detto ad Associated Press che si sposerà il mese prossimo. Un matrimonio anticipato a Rolling Stones, a cui la donna aveva rilasciato un’intervista un anno fa per annunciare lo sposalizio, ma che era stato smentito dallo stesso Manson.

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La fidanzata di Charles Manson, Afton Elaine Burton detta Stella

CHI È CHARLES MANSON
Il nome di Charles Manson resterà alla storia per l’orrore dei delitti che ha ordinato. Charles “Tex” Watson, Susan Atkins, Patricia Krenwinkel e Linda Kasabian furono invece gli autori materiali del triplice omicidio nella villa di Roman Polanski organizzato da Manson nel 1969, che lo ha portato a essere condannato all’ergastolo. Manson nasce il 12 novembre del 1934: sua madre, secondo quanto raccontò lui successivamente, faceva la prostituta. Finisce in riformatorio per il furto di un auto e qui viene violentato dagli altri detenuti con la complicità e il silenzio delle guardie carcerarie. Lui stesso sodomizza un detenuto puntandogli un coltello alla gola. Uscito nel 1954, si sposa con un’infermiera e continua la sua vita di ladro d’auto finché non finisce nel penitenziario del Natural Bridge Honor Camp, dove impara il mestiere di protettore di prostitute e si interessa di magia nera, esoterismo e ipnotismo, oltre che a suonare la chitarra, attività a cui si dedicherà fino al giorno d’oggi componendo canzoni e album. Manson esce nel 1967 mentre fuori scoppia la psichedelia e il movimento hippy; a San Francisco, patria americana dei figli dei fiori, recluta una serie di attivisti, soprattutto donne, che sono soggiogati dalla sua personalità e presto diventano pronti ad obbedirgli in tutto e per tutto. Loro si fanno chiamare The Family o the Manson Family, e dopo qualche tempo gli adepti arrivano a una cinquantina mentre lui afferma di essere la reincarnazione di Cristo e Satana nello stesso momento. La sua comunità hippy è razzista (non accetta neri al suo interno) e lui preconizza un futuro in cui una guerra civile darà tutto il potere agli uomini di colore, ma The Family riuscirà a riportare poi l’ordine del mondo. Intanto i suoi si riempiono di LSD e lui cerca di diventare un musicista incidendo canzoni con il supporto economico di Dennis Wilson, batterista dei Beach Boys.
charles manson prigione

GLI OMICIDI DI CHARLES MANSON
Manson comincia a pianificare omicidi. Il primo ucciso è Gary Hynman, e a colpire è una donna della Family. Qualche giorno dopo decide di mandare i suoi a Cielo Drive per entrare nella villa del regista Roman Polanski e Sharon Tate, attrice, incinta del figlio del regista di otto mesi. I quattro entrano nella villa mentre Polanski è a Londra per presentare il suo capolavoro Rosemary’s Baby, tagliano i fili del telefono, e uccidono immediatamente Stephen Earl Parent a colpi di revolver. Poi entrano nella villa per compiere il loro piano di macellazione. Jay Sebring viene ferito a pistolettate e ucciso a coltellate, così come Voityck Frykowski. A quel punto i quattro uccidono anche Sharon Tate e con uno straccio bagnato del sangue della donna scrivono sul muro “PIG”. Sullo specchio del bagno invece scrivono “Helter Skelter”, anche questa canzone dei Beatles e considerato motivo d’ispirazione. The family compirà altri cinque omicidi fino a quando Linda Kasabian, palo del delitto Tate, testimoniò in tribunale mandando tutti in galera, e indicando Manson come mandante degli omicidi. Al processo Manson si presenta con una X incisa sulla fronte, e qualche tempo dopo la modifica in una svastica. Nel processo si scopre che Manson aveva programmato l’omicidio delle più grandi star della musica e del cinema, come forma di vendetta per lo scarso successo conseguito come musicista. Il 1971 è l’anno in cui viene riconosciuto colpevole, ma l’abolizione della pena di morte in California gli salva la vita: i quattro finiscono all’ergastolo. L’uomo ha chiesto negli anni la libertà anticipata, sempre rifiutata dalle corti americane.

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