Castelporziano, le ruspe della legalità sulle spiagge libere di Ostia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-04-14

Il Comune finalmente libera gli accessi al litorale dagli abusivi. I vigili rimuovono tavolini, sdraio, recinzioni per riportare alla cubatura originale i chioschi “illegali” che come nel caso del sesto cancello superano di 100 volte il valore di legge

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Ruspe e gru sono al lavoro sul litorale romano di Castelporziano per l’abbattimento dei chioschi abusivi che sorgono sulle spiagge contigue a quelle di Ostia. Si tratta di uno dei primi provvedimenti voluti dal sindaco di Roma Ignazio Marino da quando, venerdì scorso, ha assunto i poteri di presidente del municipio di Ostia in seguito alle dimissioni di Andrea Tassone che aveva rimesso l’incarico in seguito allo scandalo di Mafia capitale.
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CASTELPORZIANO, LE RUSPE DELLA LEGALITÀ SULLE SPIAGGE LIBERE DI OSTIA
Sul posto polizia di Roma Capitale, carabinieri e polizia. Tutti i cancelli di accesso alle spiagge libere di Castelporziano sono chiusi e presidiati da pattuglie della Polizia di Roma Capitale. “Andremo avanti – ha commentato Alfonso Sabella, assessore capitolino alla Legalità presente a Castelporziano insieme a Matteo Orfini e Stefano Esposito – per riconsegnare il mare ai romani e alla legalità”.  Alcune persone, probabilmente i proprietari e i gestori dei chioschi sgomberati, hanno accusato malori durante le operazioni della Polizia Locale di Roma Capitale che sta smantellando oggi due ‘cancelli’, ovvero le spiagge libere (sono otto) del lido di Castelporziano, il primo e il sesto. I vigili urbani stanno rimuovendo tavolini, sdraio, recinzioni per riportare alla cubatura originale i chioschi “illegali” che come nel caso del sesto ‘cancello’ superano di 100 volte il valore previsto per legge. A garantire la sicurezza pubblica sono presenti anche agenti di polizia e carabinieri, che stanno supervisionando le operazioni di sgombero mentre tecnici e operai si stanno occupando della rimozione anche di lampade e oggetti di arredamento dei chioschi. Il timore è quello di una possibile occupazione dei chioschi che nei prossimi giorni saranno sgomberati, così come avvenuto questa mattina nelle prime due strutture illegali che sorgono fra il mare e la riserva di Castelporziano. “Non abbiamo paura di possibili occupazioni – spiega l’assessore capitolino alla legalità Alfonso Sabella – abbiamo dimostrato oggi che abbiamo le forze per contrastare l’illegalità e continueremo a farlo”. “Domani o dopodomani continueremo le operazioni presso il terzo cancello, perché c’è una sospensiva del Consiglio di Stato che scade oggi. Dopo il 21 aprile quando scadono le altre due sospensive completeremo l’opera. Demoliremo gli abusi accertati dalla Procura, dalle sentenze del Tar e dall’ufficio tecnico del Municipio X. Chioschi che dovevano avere un’estensione tra i 60 e 65 mq sono diventati megastrutture molto fatiscenti che superavano i 600 mq. I chioschi verranno poi riaperti, per offrire servizi ai cittadini”, conclude Sabella.

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