Attualità
Casapound: il sequestro (e non lo sgombero) dell’immobile in via Napoleone III
neXtQuotidiano 04/06/2020
La Procura della Repubblica capitolina ha chiesto e ottenuto dal gip un sequestro preventivo, con riferimento al reato di occupazione abusiva, dell’immobile in via Napoleone III, sede di Casapound
A conclusione di una indagine condotta dalla Digos della Questura di Roma, la Procura della Repubblica capitolina ha chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari un sequestro preventivo, con riferimento al reato di occupazione abusiva, dell’immobile in via Napoleone III, sede di Casapound. Sono in corso le procedure per la notifica del provvedimento.
Casapound: il sequestro dell’immobile in via Napoleone III
Stamattina abbiamo parlato dell’annuncio di sgombero fatto ieri da alcuni esponenti politici del MoVimento 5 Stelle, poi smentito dalla questura. Stamattina il responsabile romano di CasaPound, Davide Di Stefano, aveva confermato di non sapere nulla di un eventuale sgombero (che è cosa diversa dal sequestro): “Non sono a conoscenza di incontri avvenuti ieri tra Questura di Roma e dirigenti di CasaPound. Avevo solo letto notizie di stampa. In seguito ho letto la smentita della Questura”.
“Un momento storico, una vittoria per la città”, fa sapere intanto la sindaca di Roma Virginia Raggi sulla notifica a Casapound del sequestro preventivo dell’immobile di via Napoleone III, sede storica del movimento. Il MoVimento 5 Stelle scrive su Facebook che si tratta dello sgombero E POI parla di sequestro preventivo (che non è uno sgombero). Con una cassa stereo posizionata su un davanzale, arriva la prima risposta degli abitanti della palazzina, storica occupazione di Casapound: l’inno di Mameli. Associazione a delinquere finalizzata all’istigazione all’odio razziale e occupazione abusiva di immobile sono i reati contestati dalla Procura di Roma, nell’ambito di un’inchiesta su Casapound, nei confronti, tra gli altri, dei vertici del movimento di estrema destra Gianluca Iannone, Andrea Antonini e Simone Di Stefano.