Attualità

Casale San Nicola, Casapound contro i profughi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-07-17

Succede a Roma tra La Storta e l’Olgiata: bloccata l’entrata all’ex scuola Socrate destinata ad ospitare profughi richiedenti protezione internazionale. Il prefetto ordina la rimozione del presidio. Casapound dice di essere pronta a prendersi le denunce. La polizia forza il blocco

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A Casale San Nicola, una zona di campagna a nord di Roma tra La Storta e l’Olgiata un presidio di residenti tenta di bloccare l’apertura dell’ex scuola Socrate destinata ad ospitare profughi richiedenti protezione internazionale. I residenti di Casale San Nicola a Roma Nord hanno bloccato la strada di ingresso a tre furgoni e un suv del reparto mobile della polizia. Con le mani alzate e all’urlo ‘abuso di potere’ hanno bloccato la strada che porta all’ex scuola ‘Socrate’ dove dovrebbe arrivare il primo gruppo di profughi, una ventina di 100 previsti che dovevano essere ospitati nello stabile. I residenti non fanno passare nessuno e stanno cantando l’inno d’italia. La polizia ha avviato una mediazione. Su Facebook Casapound pubblica una serie di fotografie e plaude all’iniziativa:


Gli aggiornamenti sono alla fine dell’articolo.
CASAPOUND E LA PROTESTA CONTRO I PROFUGHI A CASALE SAN NICOLA
I migranti dovevano essere accolti a maggio ma la struttura è stata ritenuta non idonea, poi i lavori di adeguamento. «Mi auguro che il buon senso prevalga», aveva qualche giorno fa commentato Gabrielli. Sulla presenza di gruppi di destra ha detto: «Se vogliono presidiare per garantire che i cittadini vivano in una cornice di sicurezza va bene. Se lo stare lì è per impedire, noi siamo anche i titolari della forza». Al fianco dei residenti i militanti di Casapound. «Ma qui non ci sono bandiere – sottolinea una di loro – chi vuole esprimerci solidarietà può farlo, tra di noi c’è gente di sinistra, destra e centro». «Non è il sito adatto, non ci sono servizi» sottolinea Alberto Meoni, nel presidio dai primi giorni della protesta. Ieri Fabrizio Ghera e Giorgio Mori di Fratelli d’Italia hanno annunciato un esposto. La tensione resta alta e i residenti trascorreranno altre notti a vigilare. Sul posto del presidio, all’incrocio con la via Braccianese, questa mattina si sono presentati numerosi poliziotti accompagnati da un blindato. Con loro anche i vigili urbani e i vigili del fuoco. Un’ auto ha sfondato e travolto il blocco dei residenti di Casale San Nicola nell’area Nord di Roma. Un mini scura, in uscita dal comprensorio di Casale San Nicola ha sfondato la barriera dei manifestanti ferendo un’anziana donna ad un ginocchio. L’auta è stata prontamente fermata dalla polizia che sta effettuando le procedure di rito. Tanta paura ma i residenti proseguono tranquillamente il loro presidio. “Nello spiazzo davanti alla struttura che dovrebbe ospitare i rifugiati, dove i cittadini sono in presidio permanente da quasi tre mesi, sono arrivati i blindati delle forze dell’ordine – fa sapere CasaPound Italia – Le 250 famiglie del piccolo comprensorio tra la via Braccianese e la Storta, al confine tra XIV e XV Municipio, ritengono non solo l’edificio e la zona, molto isolata, inadeguate all’accoglienza, ma temono che l’arrivo di cento migranti su una popolazione di poco piu’ 400 persone, finisca col diventare una vera e propria ‘invasione’, ingestibile dal punto di vista della sicurezza. Per questo sono determinati a non smettere di lottare neanche adesso, quando di fronte a loro vedono schierate con grande imponenza di mezzi le forze dell’ordine. Una protesta pacifica, certamente, ma che non si arrestera’ fino a quando non si avra’ la certezza che Casale San Nicola restera’ a loro”.
 
 
L’ANNUNCIO DEL PREFETTO
Ma dopo mezzogiorno il prefetto Franco Gabrielli annuncia: “Abbiamo inviato 19 persone che devono soggiornare a Casale San Nicola e c’è un blocco stradale di cittadini che non permette che entrino. Ora sono sui mezzi ma entreranno nel centro perché rimuoveremo il blocco. Non faremo passi indietro”. Sulla struttura di Casale San Nicola “c’era un bando e una commissione ha ritenuto che la cooperativa avesse i requisiti necessari: ci è arrivato il carteggio ed è corretto. Se c’è gente che non è d’accordo… se passasse questo principio sarebbe finita”, ha concluso il prefetto. E la questura spiega: “Le operazioni, iniziate la mattina presto sotto il controllo delle forze dell’ordine, sono da subito risultate difficoltose, per l’ingerenza di elementi estremisti che hanno tentato di dissuadere gli ospiti – si legge nel comunicato – In occasione dell’arrivo presso la struttura il convoglio, scortato dalle forze dell’ordine, è stato bloccato da appartenenti al Comitato di quartiere, spalleggiato anche da elementi esterni. La Polizia, dopo aver tentato invano ogni possibile via di dialogo, sta intervenendo per la rimozione delle numerose auto parcheggiate nella sede stradale, valutando anche a carico dei proprietari la sussistenza di responsabilità penali e amministrative. L’iniziativa, infatti, sta creando notevoli disagi anche ai residenti della zona”. Intanto Casapound non sembra avere l’intenzione di lasciare il presidio, e posta questo status sulla sua pagina Facebook:

Andrea Antonini, vicepresidente CasaPound: “Avevamo chiesto che fosse data la possibilità ai cittadini di riunirsi in assemblea domenica sera, in modo che fossero presenti tutti i residenti del quartiere, per prendere una decisione collegiale sulla proposta fatta con tutti i cittadini del quartiere, così come deve essere. Ci hanno risposto che hanno avuto indicazione dal questore di procedere d’imperio alla rimozione del presidio, al sequestro di tutte le macchine e alle denunce. Venissero, siamo pronti a farci sequestrare le macchine e a prenderci le denunce”.

Video In diretta dal presidio di Casale San Nicola, il prefetto minaccia di far caricare i cittadini per rimuovere il blocco contro i profughiAndrea Antonini, vicepresidente CasaPound: “Avevamo chiesto che fosse data la possibilità ai cittadini di riunirsi in assemblea domenica sera, in modo che fossero presenti tutti i residenti del quartiere, per prendere una decisione collegiale sulla proposta fatta con tutti i cittadini del quartiere, così come deve essere. Ci hanno risposto che hanno avuto indicazione dal questore di procedere d’imperio alla rimozione del presidio, al sequestro di tutte le macchine e alle denunce. Venissero, siamo pronti a farci sequestrare le macchine e a prenderci le denunce”.
Posted by CasaPound Italia on Venerdì 17 luglio 2015

La polizia in tenuta anti-sommossa sta tentando di rimuovere il blocco di Casa Pound e alcuni residenti che, a Casale San Nicola, stanno impedendo l’accesso alla scuola destinata ad ospitare un centiniaio di rifugiati. Alcune donne si sono sedute sull’asfalto impedendo agli agenti di farsi largo e creare un varco per il passaggio di un pullman con una sessantina di profughi. Intanto sul posto è arrivato un pullman con i rifugiati che è fermo in attesa di poter passare e dirigersi al centro di accoglienza allestito nella ex scuola Socrate.
La polizia ha forzato il blocco dei residenti di Casale San Nicola mentre i cittadini hanno lanciato contro le forze dell’ordine sedie e ombrelloni. La polizia ha risposto con manganelli. La concitazione è elevata.
I presenti hanno incendiato cassonetti prima della carica. Alcuni presenti che stanno protestando con scontri e tensioni a Casale San Nicola alla periferia di Roma hanno il volto coperto. Tra di loro ci sono i militanti di Casapound. Oltre ai cassonetti sono state incendiate anche alcune balle di fieno, che erano in zona, che è prevalentemente agricola. Alcuni manifestanti hanno lanciato sassi contro le forze dell’ordine che hanno forzato il blocco stradale.
Nel prosieguo delle operazioni in atto da questa mattina, a seguito di una sassaiola nei confronti delle forze dell’ordine posta in essere dai manifestanti che si oppongono all’ingresso degli stranieri presso il centro, un funzionario di Polizia è rimasto ferito. “E’ stato pertanto necessario – sottolinea la Questura – per le forze in campo indossare i caschi di protezione ed aumentare l’uso della forza per contenere il comportamento dei manifestanti che al momento travalica ogni forma di legalità”.
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Il pulmino con i 20 migranti sta percorrendo la strada per arrivare all’ex scuola Socrate nella zona di Casale San Nicola a Nord di Roma. Dopo tafferugli e scontri tra residenti, manifestanti, militanti di Casapound con la polizia in tenuta antisommossa il pullman con i profughi scortato dagli agenti a piedi, e da quattro camionette del reparto mobile della Polizia di Roma sta andando verso la struttura che ospiterà i migranti. Un corteo di residenti segue il pullman e tutta la scorta della polizia. Un coro di insulti e lanci di bottiglie sta accompagnando il pullman degli immigrati diretti al Casale di S. Nicola a Roma. Ad accendere ulteriormente la rabbia dei manifestanti sarebbero stati alcuni “gesti offensivi” – così riferiscono – a loro indirizzo da parte degli stranieri. “Infami, infami, Italia di m…”, hanno gridato i manifestanti lanciando bottiglie di acqua verso i finestrini del pullman. “Tanto da qui dovete uscire”, ha detto un manifestante, tra i più agguerriti. Il pullman che sta trasportando gli immigrati non è di grandi dimensioni: al suo interno circa una ventina di persone con i bagagli che si intravedono dalle tendine tirate. Ora un cordone di polizia lungo la strada ha fermato i manifestanti lasciando proseguire il pullman verso il Casale.

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