Carlo Fidanza e Roberto Jonghi Lavarini indagati per per finanziamento illecito ai partiti e riciclaggio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-10-06

A pochi giorni dall’inchiesta di Fanpage Lobby nera Carlo Fidanza, europarlamentare di Fratelli d’Italia e Roberto Jonghi Lavarini, il ‘Barone Nero’ risultanoindagati dalla procura di Milano

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A pochi giorni dall’inchiesta di Fanpage Lobby nera e dall’apertura delle indagini da parte della procura di Milano Carlo Fidanza, europarlamentare di Fratelli d’Italia e Roberto Jonghi Lavarini, il ‘Barone Nero’ risultano indagati dalla procura di Milano per finanziamento illecito ai partiti e riciclaggio. I due erano al centro dell’inchiesta sui legami della destra e sui presunti finanziamenti in nero per la campagna elettorale di Milano della candidata Chiara Valcepina

Carlo Fidanza e Roberto Jonghi Lavarini indagati per per finanziamento illecito ai partiti e riciclaggio

Fidanza ieri sera ha commentato la notizia spiegando di essere venuto a conoscenza dell’indagine su di lui dai media: “Ho appreso poco fa dagli organi di stampa di essere stato iscritto sul registro degli indagati a seguito dell’inchiesta di Fanpage. Al momento non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficiale. Sono sereno e ovviamente a disposizione della Procura per chiarire quanto prima ogni aspetto di questa vicenda”. Roberto Jonghi Lavarini ha anche ricevuto una pPerquisizione della Guardia di finanza di Milano a casa.

Secondo quanto scrive il Corriere l’iscrizione sul registro degli indagati è avvenuta lunedì. La perquisizione aveva lo scopo di “verificare la concretezza delle incaute confidenze fatte all’ infiltrato di Fanpage”. Proprio durante la visita della GdF Ionghi Lavarini è venuto a conoscenza dell’iscrizione nel registro degli indagati nel fascicolo dell’inchiesta portata avanti dai sostituti procuratori Piero Basilone e Giovanni Polizzi, che fanno parte del dipartimento diretto dall’aggiunto Maurizio Romanelli. La perquisizione è avvenuta a urne ormai chiuse. Mentre La Stampa ricorda che il presunto “black” sarebbe avvenuto in due modalità: contanti per gli importi più e le famose lavatrici “con l’aiuto di professionisti compiacenti, facendo tutt’altro giro” e annuncia che “non è escluso sia stato già notato anche dall’Antiriciclaggio di Bankitalia”. Chiara Valcepina, neoeletta al consiglio comunale di Milano, non è al momento  iscritta nel registro degli indagati. Repubblica spiega che presto ci potrebbero essere novità sul fronte delle indagini riguardanti i reati  invece l’apologia di fascismo e l’odio razziale e che gli inquirenti ascolteranno anche Salvatore Garzillo, il giornalista di Fanpage che si è infiltrato per realizzare l’inchiesta.

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