Carlo Conti dona centomila euro ai terremotati. Fra quanto lo farà anche Matteo Salvini?

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2017-02-13

Il conduttore del Festival è stato costretto dalle polemiche gentiste a dichiarare quanto ha donato in beneficenza alla Protezione Civile ovvero il compenso netto percepito per la conduzione di Sanremo. Era necessario arrivare a tanto?

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Si è conclusa con ottimi risultati in termini di ascolti la sessantasettesima edizione del Festival della Canzone italiana di Sanremo. La media degli ascolti della serata finale di Sanremo è stata di 12 milioni 22 mila spettatori con il 58.4% di share, il miglior risultato dal 2002. Le cinque serate del Festival di Sanremo 2017 hanno raggiunto in media il 50.7%, il miglior share dal 2005, con 10 milioni 848 mila spettatori. Un risultato eccezionale con buona pace di tutti coloro che per varie ragioni avevano lanciato un appello per chiamare a raccolta gli indignati che chiedevano il boicottaggio del Festival.
boicottaggio gentista sanremo - 1

Carlo Conti fa guadagnare milioni alla Rai

Una delle critiche principali al Festival riguardava il fatto che la Rai avrebbe potuto devolvere il denaro destinato a cachet di artisti e conduttore a favore delle popolazioni terremotate (come ha fatto ad esempio Matteo Salvini). Per costoro il Festival era solo un enorme spreco di denaro pubblico ma come abbiamo spiegato non è così perché – da quando lo conduce Carlo Conti – il Festival è tornato ad essere in attivo generando, principalmente grazie agli incassi della raccolta pubblicitaria, utili pari a sei milioni di euro nelle scorse edizioni. Negli ultimi due anni il Festival ha chiuso in attivo. I costi dell’edizione 2016 Festival si aggirano attorno ai 16 milioni di euro (quest’anno dovrebbero essere 15,5) mentre con la raccolta pubblicitaria la Rai ha incassato intorno ai 21 milioni di euro ai quali vanno aggiunti gli incassi dei biglietti e altri ricavi che portano i guadagni netti a 24,6 milioni nel 2016 e 23,9 nel 2015. Senza investire quei soldi (parte dei quali anche per il cachet di Conti) la Rai non avrebbe potuto portare gli utili intorno ai sei milioni di euro. E quest’anno Fabrizio Piscopo, Ad di Rai Pubblicità puntava a 25,5 milioni di euro di raccolta e soprattutto ad abbattere il muro del 50% di share. È legittimo ritenere che  quest’anno il Festival sia stato un successo anche dal punto di vista economico, in linea con i conti fatti da Silvia Truzzi sul Fatto che parlava di “sette milioni di buone ragioni” per tacere sui costi del Festival. Nonostante questo Conti è stato costretto – per placare gli animi – ad annunciare di avere intenzione di devolvere una parte del suo compenso in beneficenza: «avevo già programmato di destinare una somma importante alle popolazioni colpite dal terremoto e volevo tenerlo per me, ma purtroppo queste polemiche assurde mi costringono a renderlo pubblico».
 

carlo conti beneficenza sanremo 2017
Non tutti hanno gradito il gesto di Conti, ad esempio il conduttore de Gli Antennati.

 Quanto ha preso Carlo Conti per condurre il Festival

Ieri in conferenza stampa Carlo Conti ha mostrato un bonifico da 100 mila euro a favore della Protezione Civile “pari alla cifra netta per la conduzione del Festival” sottolineando che essendo il netto su quella cifra ci pagherà le tasse: “altrettanto pago di tasse e sogno che queste tasse vadano agli eroi di tutti i giorni che ho portato sul palco”. Il riferimento è stato soprattutto agli uomini della Protezione Civile, della Croce Rossa, del Soccorso Alpino, dei Vigili del Fuoco e delle forze dell’ordine che sono stati invitati alla serata inaugurale del Festival 2017.

Visto che si è parlato tanto di numeri, voglio dirlo. Visto che la vita è stata generosa con me, farlo è un dovere proprio perché so che cosa significa non riuscire ad arrivare a fine mese o non riuscire a comprare un paio di jeans. È bello quando non lo dici, lo fai in maniera segreta, doverlo dire mi ha fatto perdere un pò di questa forza ma forse stavolta dovevo farlo.

Un dovere, ha sottolineato Conti e non quindi qualcosa che gli è stato imposto dalle pressioni e dalle critiche altrui. Ma davvero Carlo Conti ha preso solo centomila euro (netti) per la conduzione della sua terza edizione di Sanremo? Stando a quanto ha rivelato la Stampa qualche giorno fa per la conduzione delle cinque serate di Sanremo Conti avrebbe stipulato un contratto da 650 mila euro lordi, pari a 130 mila euro lordi a serata. Naturalmente dal momento che Conti è il direttore artistico della manifestazione il compenso non si riferisce solo alla conduzione delle cinque serate del Festival ma anche a tutto il lavoro di preparazione – e selezione delle canzoni in gara – fatto nei mesi precedenti. In merito alle indiscrezioni della Stampa però la Rai ha diffuso un comunicato nel quale viene precisato che quei 650 mila euro non riguardano il singolo evento ma anche le altre trasmissioni condotte da Conti:

In merito alle indiscrezioni che circolano su organi di stampa e in rete sulla cifra percepita da Carlo Conti per il Festival di Sanremo si precisa che il compenso lordo dell’artista, uno dei volti di punta dell’azienda, non è legato al singolo evento ma inserito in un contratto di esclusiva che comprende la conduzione, la direzione artistica del Festival, di Radio Rai e la realizzazione, in qualità di autore e conduttore, di altre trasmissioni. Rai sottolinea che il Festival di Sanremo non pesa sulle risorse derivanti dal canone, ma da almeno due anni è in attivo grazie al contenimento dei costi e ad introiti pubblicitari e ricavi commerciali per un totale stimato quest’anno di 23 milioni di Euro.

Questo non cambia il significato della beneficenza del conduttore che non “vale meno” solo perché Conti si è privato di un quinto dei suoi guadagni derivanti dal contratto con la Rai per devolverlo ad una buona causa. Anche Francesco Totti, che è stato ospite durante la seconda sera ha devoluto il compenso da 50 mila euro alla famiglia di un ragazzo disabile di Roma per l’acquisto di un macchinario che lo aiuterà a rendere più semplici gli spostamenti.

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