#RomaAiRomani: tutte le polemiche sui candidati a 5 Stelle mentre i grillini votano a Roma

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2016-02-18

Militanti, attivisti ed ex se le danno nei forum e su Facebook polemizzando sui candidati alle Comunarie. E c’è chi si lamenta che i candidati non abbiano potuto fare campagna elettorale né raccogliere sufficienti informazioni su chi votare. Anche se qualcuno invece ci vede una strategia per tutelare le votazioni dalle ingerenze della stampa di regime

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Roberta Lombardi ha sbrigativamente archiviato la pratica relativa ad Antonio Caracciolo e lo ha fatto nel modo più semplice: sospendendolo dalla corsa per le Comunarie di Roma 2016. Il motivo? La presenza di Caracciolo nelle liste dei possibili candidati al Campidoglio aveva iniziato ad imbarazzare il MoVimento dopo che sui giornali era uscita la notizia riguardante alcune dichiarazioni del docente della Sapienza in merito all’Olocausto, dichiarazioni per le quali venne accusato (e poi assolto con formula piena dal Consiglio Universitario Nazionale per insussistenza del fatto e del diritto) di essere un negazionista. Ma lui non è l’unico candidato “scomodo” stando a quanto la base del MoVimento dice in giro sull’Internet.
 
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Roberta Lombardi non poteva non sapere?

All’interno del MoVimento 5 Stelle romano, soprattutto nei gruppi Facebook la notizia dell’intervento della Lombardi sulla figura di Caracciolo ha destato non poca sorpresa. Caracciolo infatti non è comparso all’improvviso tra gli attivisti, dando un’occhiata al Forum Roma a 5 Stelle risulta essere un utente molto attivo ed impegnato da diversi anni partecipando non solo alla vita online ma anche alle riunioni e alle assemblee. Insomma come è possibile – si chiedono in molti – che la Lombardi si sia accorta solo ora dell’esistenza di Caracciolo tra le fila degli attivisti pentastellati? Eppure si tratta di una persona che è nei meet up dal 2008 e dal dicembre 2012 proprio in quello di Roma. C’è chi scrive che Roberta Lombardi e il suo staff “non potevano non sapere“, ma l’accusa sembra ingenerosa nei confronti dell’onorevole: se è possibile che la deputata pentastellata possa aver avuto modo di conoscere il candidato che ha cassato è molto più complicato sostenere che fosse a conoscenza di tutte le idee di Caracciolo.
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Ma anche ipotizzando che lo sapesse va inoltre considerato il motivo dell’opportunità politica, fintanto che Caracciolo rimaneva un semplice attivista le opinioni personali erano di poco conto, ma una volta divenuto portavoce al Campidoglio quelle stesse opinioni avrebbero potuto costituire un problema.

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Né di destra né di sinistra?

I candidati delle Comunarie 2016 che non piacciono agli attivisti

Ma le questioni irrisolte del M5S romano non finiscono qui, ad esempio c’è chi fa notare che ci sono altri candidati poco corrispondenti al profilo del portavoce pentastellato e si chiedono come mai non sia stato applicato – per loro – lo stesso metro di giudizio con conseguente sospensione della candidatura. Sempre sul gruppo Facebook del M5S per roma c’è anche quello sospeso dal MoVimento che invita a votare per il fratello di un altro ex-attivista che di recente è stato intervistato da L’Unità
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E il fatto che Antonio Aquilino sia il fratello di Andrea crea non pochi problemi ad alcuni attivisti che “nel dubbio non si fidano”  anche senza conoscere nulla di lui. Del resto siamo sempre all’interno di quel partito che voleva vietare che i parenti di condannati (a vario titolo) potessero essere candidati.
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Ad altri attivisti (e ad alcuni ex con il dente avvelenato) non va giù il fatto che ci siano candidate come Gemma Guerrini, che si è già candidata anche alle Primarie per il Sindaco di Roma 2013 senza riuscire ad essere eletta. Alla Guerrini viene anche rimproverato di aver organizzato un evento “goliardico” per visionare i video delle candidature e ridere degli altri candidati.
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Un’altra questione è il poco tempo per vagliare tutte le candidature, le votazioni per le Comunarie si sono infatti aperte questa mattina e i candidati non avrebbero avuto modo di fare campagna elettorale né gli attivisti di raccogliere sufficienti informazioni su chi votare. Anche se qualcuno invece ci vede una strategia ben precisa per tutelare e salvaguardare lo svolgimento delle votazioni dalle ingerenze della stampa di regime. Si sa mai che possano venire fuori notizie scomode su altri candidati.
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Ma non temete, se siete indecisi qualcuno ha pensato a voi, dando vita all’ennesimo gruppo a Cinque Stelle, quello sui candidati da non votare. Un gruppo nel quale gli elettori fanno le pulci ai candidati, cercando di capire perché un attivista del IX Municipio sia finito per essere candidato nel IV oppure per dire che quell’altro non si è mai visto ai banchetti, alle riunioni o alle pizzate. Molto interessante invece il dibattito attorno alla candidatura di Nunzia Vassallo colpevole secondo alcuni di essere già stata candidata (ma non eletta) alle elezioni Provinciali nel 2003 con l’UDEUR e pare anche nel 2008. Cosa dice la regola del Blog? Chi è stato candidato ma non eletto (soprattutto in un periodo in cui il M5S non esisteva) può lo stesso candidarsi nel MoVimento? Secondo alcuni no. Per questo la Vassallo è stata “segnalata”.
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Peccato che come spiega qualcuno poco sotto la questione sia già stata sollevata e risolta nel 2013, e che quindi secondo le regole – che a quanto pare nessuno conosce – la Vassallo può legittimamente essere candidata.
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E così mentre lo staff della Lombardi sta continuando – o forse no, visto che ormai le votazioni per le Comunarie sono aperte – a vagliare le oltre 300 candidature nel frattempo gli attivisti si sono messi a modo loro a fare le pulci ai candidati. E se è vero che emergono situazioni bizzarre di candidati che sono diventati attivisti due giorni prima dell’apertura delle liste è anche vero che spesso e volentieri antipatie reciproche e ripicche la fanno da padrone quando si tratta di giudicare i curriculum e le intenzioni degli altri. È la democrazia diretta, bellezza!

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