Politica
Calenda chiude l’accordo con Gualtieri: fuori i cinque stelle dal Campidoglio. Conte: “E’ autoreferenziale”
neXtQuotidiano 07/10/2021
Volano gli stracci tra Calenda e Conte, i due non si sono mai troppo amati e dopo il voto romano è pronta la resa dei conti

Lo scontro tra Giuseppe Conte e Carlo Calenda è solo all’inizio, i due grandi leader dei partiti esclusi dalla corsa al Campidoglio ora sono pronti a scontrarsi per chi sarà decisivo nel sostegno a Roberto Gualtieri. Al momento pare che la gara all’accasamento l’abbia vinta Calenda: prima l’annuncio del sostegno a Gulatieri e poi la promessa strappata di non avere nessun grillino in giunta.
Calenda odia Conte. Conte odia Calenda. Calenda non vuole Conte. Conte non vuole Calenda. Il PD però riesce a prendere i voti da tutti e due dicendo ad uno che con l’altro non è amore ma solo un rapporto estivo.
— Guido Crosetto (@GuidoCrosetto) October 6, 2021
Scelta sì rischiosa a pochi giorni dal voto ma forse sufficiente a riportare gli elettori in casa dem. “Fa un suo percorso politico autoreferenziale e noi glielo lasciamo fare tranquillamente, siamo orgogliosamente forti della nostra tradizione e storia. Lui si affaccia adesso alla politica, si è presentato a Roma. Essere una forza nazionale però è altra prospettiva, gli auguriamo fortuna per il suo cammino – commenta Giuseppe Conte in merito alle elezioni di Roma parando dell’ex Ministro, prima di sferrare l’attacco decisivo sul leader di Azione -. Dettare condizioni agli altri mi sembra quantomeno arrogante”.
Calenda chiude l’accordo con Gualtieri: fuori i cinque stelle dal Campidoglio. Conte: “E’ autoreferenziale”
.@GiuseppeConteIT ieri mi ha attaccato spiegando la sua magnifica storia di coerenza e serietà. Per essere chiari considero Conte campione di qualunquismo e trasformismo. Non gli ho mai sentito fare un ragionamento interessante o affrontare una questione con competenza.
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) October 7, 2021
Poi Calenda continua, “Detesto le sue furbizie sui decreti sicurezza e le sue giravolte da Sovranista a riformista a seconda dell’opportunità. Questa la mia opinione”.
Gualtieri dal canto suo, lusingato da tutte le attenzioni che gli sono state riconosciute sembra ad ora aver accettato le condizioni del leader di Azione e ha accettato di tenere il Movimento fuori dalla futura giunta se dovesse essere lui il sindaco. Si attendono sviluppi.