Cultura e scienze
Calabroni asiatici a Grottaferrata?
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2018-09-19
Il sindaco della cittadina dei Castelli lancia l’allarme su Facebook per l’avvistamento della vespa mandarinia, la cui puntura può essere mortale. Ma…
Un uomo punto da un calabrone asiatico a Grottaferrata ha avuto uno choc anafilattico e nella zona, ha annunciato il comune, sono stati ritrovati due nidi di questi insetti – noti anche con i nomi di vespa mandarinia, calabrone giapponese, calabrone yak-killer – i più grandi del mondo per la loro specie.
L’allarme per i calabroni asiatici a Grottaferrata
Il sindaco della cittadina dei Castelli romani, Luciano Andreotti, in un avviso alla cittadinanza postato sul suo profilo Facebook, ha fatto sapere di aver chiesto ai Vigili del Fuoco e all’ASL RM H di intervenire per rimuovere i nidi. Negli anni scorsi il calabrone era stato avvistato anche in altre zone d’Italia: nell’aprile 2017 la Regione Emilia-Romagna aveva diramato l’allerta per l’avvistamento del calabrone orientale, ricordando che in Francia la vespa velutinia ha causato la distruzione del 50% degli alveari ed è stata successivamente avvistata in Belgio, Spagna e Portogallo.
Il sito del National Geographic Channel spiega però che c’è differenza tra il calabrone orientale (vespa velutina) e il calabrone asiatico (vespa mandarinia): «La vespa mandarinia, o calabrone gigante asiatico, è grande, aggressiva e molto velenosa. Con 10 punture un essere umano in buona salute finisce in ospedale, con 30 o più il pericolo di morte è molto alto. La vespa velutina è invece una temibile specie invasiva che sta penetrando in Liguria dalla Francia, o con il nostro calabrone (Vespa crabro)». Ma sul sito si spiega anche che la vespa mandarinia non è ancora arrivata in Italia, anche se alcune segnalazioni sono arrivate ma potrebbe essere il frutto di una confusione tra le due specie. In più, lo scatto pubblicato nel post del sindaco di Grottaferrata si riferisce alla vespa mandarinia ma è stata presa da internet.
La vespa mandarinia a Grottaferrata?
E infatti nei commenti allo status del sindaco c’è chi grida alla bufala: «Siete consci che Vespa mandarinia NON c’è in Italia e quelli trovati sono nidi di comunissime Vespa crabro? Finché è il comune cittadino a creare bufale allarmistiche il problema è secondario, ma quando a farlo è un sindaco, si tratta di un atto davvero grave». Intanto oggi il comune di Grottaferrata ha pubblicato un comunicato stampa in cui cerca di spegnere il fuoco dell’allarmismo.
La pagina Facebook Arthropedia contesta l’identificazione del calabrone come asiatico: “Il sindaco di Grottaferrata ha divulgato la notizia della presenza di “due nidi di calabroni asiatici”, aggiungendo al post una foto di Vespa mandarinia, specie NON presente in Italia. Chi le ha identificate? Dove sono le foto originali? Sono stati catturati esemplari da dare a qualche entomologo di professione? O si è cavalcata semplicemente l’onda del semplice allarmismo? Chiaramente, i nidi sono attribuibili quasi certamente a comuni esemplari di Vespa crabro. E sicuramente sarebbe stato corretto avvisare la cittadinanza della loro presenza, alla luce del fatto che una persona è stata punta, andando in choc anafilattico (purtroppo può capitare in soggetti sensibili). Ma divulgare FAKE NEWS, aggiungendo foto prese a caso da internet, è grave, molto grave. Anche perché nel post ci si riferisce a Vespa velutina, la foto è di Vespa mandarinia, ma la realtà è che si tratta di Vespa crabro”.
EDIT 20 SETTEMBRE: Come volevasi dimostrare, non si tratta di calabroni asiatici:
Rientra l’allarme relativo alla presenza del calabrone asiatico ai Castelli Romani. Si è accertato, infatti, che si tratta di calabroni autoctoni e non, come si era inizialmente temuto, del primo avvistamento nel Centro Italia del calabrone asiatico, la cui presenza è stata invece da tempo confermata nel Nord Italia. I nidi sono stati rimossi dai Vigili del Fuoco di Marino (Rm), su richiesta dei Guardiaparco dell’Ente. L’allarme era stato lanciato con un avviso pubblicato sul sito del Comune di Grottaferrata, in seguito al ricovero di un cittadino grottaferrarese che, in località Campovecchio, è stato punto da un insetto di grosse dimensioni. I Guardiaparco dell’Ente Parco Castelli Romani, su richiesta della Direzione ambiente e sistemi naturali della Regione Lazio, in accordo con il comune di Grottaferrata, hanno svolto un sopralluogo volto ad accertare se si trattasse del primo avvistamento nel Centro Italia del calabrone asiatico (Vespa velutina).
La specie aliena arriva dall’Asia Sud-orientale, ed è un insetto pericoloso, soprattutto per le api autoctone da miele di cui si ciba, e accidentalmente anche per l’uomo. In Europa la Vespa velutina ha già causato molti danni, come ad esempio in Francia, dove in dieci anni si è avuta la perdita di circa il 50% degli alveari, e si è diffusa sulla quasi totalità del territorio e nei Paesi limitrofi, in particolare Belgio, Spagna, Portogallo, Germania. In Italia la sua presenza è stata accertata in alcune Regioni del Nord. Il sopralluogo dei Guardiaparco ha dato esito negativo: i nidi individuati appartengono al calabrone (Vespa crabro) comunemente diffuso nel nostro Paese con un suo ruolo ecologico ma dal quale, in caso di avvistamento di un nido, non ci si deve cercare mai di avvicinare per osservare o distruggerli. I calabroni, se infastiditi, possono diventare aggressivi e con la loro puntura procurare shock anafilattico in soggetti predisposti; è bene limitarsi sempre alla sola segnalazione.