La svolta complottista di Cacciari che sembra Meluzzi | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-09-07

Il filosofo ed ex sindaco di Venezia, ospite di Nicola Porro a Quarta Repubblica (Rete4), prosegue nella sua battaglia contro obbligo vaccinale e Green Pass. Poi lancia il sasso nascondendo la mano

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Lo stile è simile (ma con le dovuta proporzioni) a quello utilizzato da Alessandro Meluzzi nei suoi “deliri” no vax e ricalca in pieno quello molto in voga sui social che risponde al claim “non ce lo dicono” (o “non cielo dicono”, come amano ribattere i troll con ironia). E Massimo Cacciari ha deciso di portare avanti la sua battaglia contro il Green Pass e l’obbligo vaccinale – che per il momento non esiste per l’immunizzazione contro il Covid – con queste stesse modalità.

Massimo Cacciari e la frase complottista che lo fa sembrare Meluzzi

Ospite di Nicola Porro a Quarta Repubblica (su Rete4), Cacciari è stato chiamato a ribadire il suo pensiero sulla situazione italiana. Ovviamente ha sottolineato la sua contrarietà all’obbligo vaccinale, poi ha proseguito parlando anche di “obiezioni tecniche” sul Green Pass. Come? Citando persone che gli scrivono dicendo di non essere libere di parlare. Professionisti del mondo della Sanità. Nessun nome, nessun cognome. Un sasso gettato nello stagno.

“Queste obiezioni tecniche non le faccio io. Ma lei (riferendosi a Nicola Porro, ndr) crede che non mi arrivino centinaia di mail al giorno di medici e di scienziati che mi dicono ‘hai ragione, ma non posso parlare’”.

Poi scende in campo il conduttore che mette sul tavolo il classico carico da 11: “Lei dice che c’è una cappa di conformismo, cioè che si ha paura di poter dire”. Ed è lì che Massimo Cacciari arriva alla vetta del suo Climax ascendente, citando altre situazioni (terrorismo, situazione economica e immigrazione) che spingono i governi a prendere decisioni sempre più centralizzate.

(foto: da Quarta Repubblica, Rete4)

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