La risposta perfetta del proprietario di un ristorante alla recensione di un cliente omofobo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-04-14

Il titolare della Bruschetteria Faedo di Monte di Malo, in provincia di Vicenza, ha replicato per le rime a quella “recensione” online

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Una recensione da una stella. Non per colpa del cibo o del servizio, ma perché il suo tavolo era vicino a quello di un gruppo di persone omosessuali. Questa recensione è comparsa online nei giorni scorsi, prendendo di mira un locale in provincia di Vicenza, la Bruschetteria Faedo di Monte di Malo. Riferimenti omofobi a cui il proprietario del ristorante ha voluto rispondere per le rime, senza lasciare spazio a quell’omofobia scritta e diffusa online.

Bruschetteria Faedo, la risposta perfetta alla recensione di un cliente omofobo

Il “cliente” aveva deciso di recensire il locale con una sola stella, la peggior valutazione possibile in rete. Non perché avesse mangiato male (anzi, ha apprezzato anche la specialità della casa), ma per questo assurdo motivo:

“Mi hanno messo a mangiare di fianco a dei gay e sinceramente non mi sono sentito a mio agio durante la consumazione, peccato perché la bruschetta molto buona”.

Ma la replica del titolare della Bruschetteria Faedo è perfetta e geniale:

“Caro cliente, apprezziamo il suo impegno per valutare il nostro servizio attraverso la sua recensione. Nonostante questo la invitiamo a non tornare a consumare la nostra bruschetta in quanto nel nostro locale accettiamo tutti, tranne gli omofobi. Ci scusiamo davvero per il disagio, non avevamo capito venisse dal Medioevo. A saperlo prima l’avremmo messa a mangiare nella porcilaia, dove probabilmente si sarebbe sentito più a suo agio”.

Una risposta perfetta, ripetuta e condivisa anche dalla pagina Facebook del locale di Monte di Monte di Malo, in provincia di Vicenza:

“Invitiamo questa persona a non presentarsi più nel nostro locale e con questo post vogliamo prendere una posizione ben definita contro coloro che la pensano allo stesso modo. Ci sarebbe piaciuto dire direttamente queste cose a tale signore se solo ne conoscessimo il vero nome e cognome”.

Porte chiuse all’omofobia.

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