Il consigliere russo alle Nazioni Unite a Ginevra si dimette: “Mai vergognato così tanto del mio Paese”

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-05-23

Con una lettera ai funzionari delle Nazioni Unite il consigliere della delegazione russa a Ginevra Boris Bondarev ha rassegnato le sue dimissioni dicendo di vergognarsi del suo Paese dopo l’invasione dell’Ucraina

article-post

“Per vent’anni della mia carriera diplomatica ho assistito a diverse svolte della nostra politica estera, ma non mi sono mai vergognato così tanto del mio Paese come il 24 febbraio di quest’anno”: comincia così la lettera di dimissioni da consigliere alla sede di Ginevra delle Nazioni Unite di Boris Bondarev, membro della delegazione russa. Oggi con un messaggio consegnato per iscritto ai funzionari dell’Onu e condiviso poi anche sul suo profilo Linkedin, il diplomatico ha fatto sapere di non voler più essere un rappresentante del Cremlino. “La guerra aggressiva scatenata da Putin contro l’Ucraina, e di fatto contro l’intero mondo occidentale – spiega – non è solo un crimine contro il popolo ucraino, ma anche, forse, il crimine più grave contro il popolo russo. Coloro che hanno concepito questa guerra vogliono solo una cosa: rimanere al potere per sempre, vivere in pomposi palazzi insipidi, navigare su yacht paragonabili per peso e costi all’intera Marina russa, godendo di potenza illimitata e completa impunità”.

Il consigliere russo alle Nazioni Unite di Ginevra si dimette: “Mai vergognato così tanto del mio Paese”

Non si risparmia negli attacchi al ministro degli Esteri Sergej Lavrov: “Un buon esempio del degrado di questo sistema. In 18 anni siamo passati da un intellettuale professionale e colto (Igor’ Sergeevič Ivanov, ndr), che molti miei colleghi tenevano in così alta stima, a una persona che trasmette costantemente dichiarazioni contrastanti e minaccia il mondo (cioè anche la Russia) con armi nucleari”. Bondarev ha paura che il suo Paese stia facendo terra bruciata intorno a sé e con la sua scelta – affatto scontata vista la dura repressione verso i funzionari che non si allineano con le decisioni di Putin – ha deciso di smarcarsi da una politica che ritiene “insensata e assolutamente inutile”: “La Russia non ha più alleati e non c’è nessuno da incolpare se non la sua politica sconsiderata e mal concepita. Ho studiato per diventare diplomatico e sono stato diplomatico per vent’anni. Il Ministero è diventato la mia casa e la mia famiglia. Ma semplicemente non posso più condividere questa ignominia sanguinosa”.

Il plauso di UN Watch: “Un eroe”

L’associazione non governativa UN Watch sta ora invitando tutti gli altri diplomatici russi alle Nazioni Unite e in tutto il mondo a seguire il suo esempio e dimettersi. Il direttore esecutivo di UN Watch Hillel Neuer lo ha definito “un eroe” a margine dell’Oslo Freedom Forum, un incontro annuale di dissidenti per i diritti umani.

Potrebbe interessarti anche