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Bartolomeo Pepe: il senatore che ha capito tutto degli attentati di Bruxelles!1!
Alessandro D'Amato 24/03/2016
Intelligence, fatti più in là. Servizi segreti, levatevi de torno. Polizia, sparisci. L’ex 5 Stelle ci spiega che la NATO ha ignorato gli avvertimenti dei russi per far agire i suoi sciacalli dell’ISIS e anche che il mormone scampato agli attentati non gliela conta mica tanto giusta. E voi siete contenti di pagare lo stipendio di senatore a un ispettore Manetta così preparato?
Intelligence, fatti più in là. Servizi segreti, levateve de torno. Polizia, sparisci. Il senatore Bartolomeo Pepe da Casalnuovo di Napoli, ex MoVimento 5 Stelle e oggi nel gruppo di GAL oltre ad aver aderito ai Verdi (e poi essersi allontanato), ha appena capito tutto degli attentati di Bruxelles. E non si preoccupa più di tanto nel fare le sue “clamoroserivelazioniamisci” sul suo profilo Facebook, dal quale ci aveva già spiegato la verità sugli attentati di Parigi e raccontato della svolta Brigliadori dei Verdi in quel di Napoli.
Bartolomeo Pepe: il senatore che ha capito tutto degli attentati di Bruxelles!1!
Il senatore, diciamolo subito, oltre che di geopolitica e terrorismo è un espertone di cambiamenti climatici (altrimenti non starebbe nei Verdi, no?). Qui lo vediamo ad esempio denunciare il gombloddo delle scie chimiche:
Ma quello che lo appassiona sono gli attentati dell’ISIS. Come quello annunciato dalla Madonna di Anguera, che ha già ricevuto una smentita della Madonna (in senso stretto):
Ma è però all’attentato di Bruxelles che Bartolomeo Pepe riserva le maggiori attenzioni: «Chi è preavvertito di un pericolo può prevenirlo e perciò è già in parte salvo ma se lascia fare significa che è partecipe dell’operazione come è successo chiaramente anche a Parigi. Quindi la NATO ha ignorato i 007 russi per favorire i suoi sciacalli dell’ISIS. Tutto chiaro?», chiede magnanimo – nel senso che è aperto alle spiegazioni a chi è più ottuso – dal suo pulpito condividendo un articolo che parla di un allerta degli 007 russi ai servizi segreti del Belgio prima dell’attentato.
Su twitter il senatore è ancora più esplicito: «#Bruxelles oggi è l’ennesima #FalseFlag – ultimo passo per accelerare i tempi verso un Corpo di Polizia Europea con poteri illimitati», scrive a poche ore dagli attentati. Poi insiste: «oggi: i Media hanno ancora usato l’arte dell’inganno per creare terrore&disorientamento e favorire ogni imposizione liberticida». Infine, linka il prestigioso sito signoraggio.it e ci spiega che «False flag non è una sceneggiata. Chi ci accusa di dire sceneggiata invece mette in atto, quello si, la truffa mediatica».
Insomma, dovrebbe essere tutto chiaro. E se non lo fosse Pepe ci spiega che anche quello del mormone “scampato” agli attentati è un chiaro segno di complotto, esattamente come il video dell’aeroporto rivelatosi fake: «Si trovava a Boston il 15 aprile del 2013. Il 13 novembre, durante gli attacchi al Bataclan era in Francia. Era anche a Bruxelles dove pare che Mason Wells abbia riportato ferite al tendine di achielle. Abbinato al video fasullo dell’aeroporto, credo che il quadro ora é completo».
Sì, il quadro è completo anche se manca la pennellata finale. Ovvero: ricordare a tutti che oggi Bartolomeo Pepe può scoprire complotti su Facebook grazie allo stipendio che tutti i cittadini italiani gli pagano per essere stato eletto in Senato. Contenti?