La barista che fa pagare meno il caffè da asporto per solidarietà ai non vaccinati

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-03

Una barista di Ventimiglia ha deciso di applicare uno sconto sul caffè da asporto per solidarizzare con i no vax che non possono consumarlo al bancone o seduti al tavolo

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Se al bar “Angelo e Sonia” in centro a Ventimiglia il caffè lo si prende da asporto, invece che un euro lo si paga 80 centesimi. Questo per decisione della proprietaria, la barista Sonia Oliverio, una donna non vaccinata che – visto che i non vaccinati non potranno più sedersi al tavolo oppure consumare al bancone con l’avvento del Super Green Pass – ha deciso di abbassare il prezzo del suo espresso in segno di solidarietà con chi, come lei, non si è immunizzato “per motivi di salute o per paura”. “Mi sembra giusto – ha spiegato – visto che non potranno usufruire di un servizio completo”. Nel rispetto della normativa sanitaria, la donna effettua il tampone tre volte a settimana per poter lavorare. “Farò sconti anche su cappuccini e bicchieri di latte”, si legge nelle sue parole riportate dall’Ansa. “Abbiamo avuto un’alluvione (nell’ottobre del 2020, ndr) e il lockdown e mi hanno sostenuto comprando i nostri prodotti, sono stati al mio fianco e per me è stato importante. Questo è il modo in cui, ora, posso stare loro vicina durante il loro lockdown”.

La barista (non vaccinata) che fa pagare meno il caffè da asporto per solidarietà ai no vax

“La vita è già triste così – prosegue la barista – quindi perché levare pure la possibilità di bere un caffè? Sembra di tornare negli anni ’40 del secolo scorso. Non è possibile che una persona paghi le tasse e gli venga negato di sedersi in un bar. Lo mettano obbligatorio il vaccino e lo farò anch’io. Non sono contro i vaccini, ci mancherebbe. Ho vaccinato entrambe le mie figlie; io stessa mi sono vaccinata contro diverse patologie, anche a pagamento. Però fatto una volta, dura per sempre o per tanti anni. Se c’è un’epidemia di vaiolo sono protetta, ma non è possibile che ci si debba vaccinare ogni quattro mesi”. A chi le dice di fare discriminazione al contrario risponde che non è vero “perché gli sconti sono per chi chiederà un caffè da asporto, vaccinato o non vaccinato che sia”. L’Imperiese, dove si trova Ventimiglia, ha una percentuale di vaccinati bassa, pari al 53% contro il 78,7% dell’intera regione.

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