Barbero (definitivo) su Montanari: “Chi equipara foibe e crimini nazifascisti falsifica la storia”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-09-01

Lo storico Alessandro Barbero è tornato a parlare di Montanari e delle sue dichiarazioni, giuste ma da contestualizzare bene

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La querelle scatenata da Tommaso Montanari su Il Fatto Quotidiano ha un’onda lunga che a distanza di qualche giorno, sul giornale di Marco Travaglio, ecco arrivare l’intervista di Daniela Ranieri ad Alessandro Barbero, uno degli storici più amati del panorama nazionale. L’autore di uno tra i podcast più ascoltato su tutte le piattaforme di streaming è tornato sul punto e ha argomentato con più dettagli l’analisi di Montanari, evidenziando come lo storico dell’Arte e Rettore eletto dell’Università per Stranieri di Siena non abbia negato le foibe. Semplicemente ha sottolineato come, assodato che i morti sono sempre una tragedia, vada guardato come ci si è arrivati a quelle morti.

“Montanari non ha affatto detto che le foibe sono un’invenzione e che non è vero che migliaia di italiani sono stati uccisi lì. Nessuno si sogna di dirlo: la fuga e le stragi degli italiani hanno accompagnato l’avanzata dei partigiani jugoslavi sul confine orientale, e questo è un fatto – spiega Alessandro Barbero sulle colonne de Il Fatto Quotidiano a Daniela Ranieri -. La falsificazione della storia da parte neofascista, di cui l’istituzione della Giornata del ricordo costituisce senza dubbio una tappa, consiste nell’alimentare l’idea che nella Seconda guerra mondiale non si combattesse uno scontro fra la civiltà e la barbarie, in cui le Nazioni Unite e tutti quelli che stavano con loro (ad esempio i partigiani titini, per quanto poco ci possano piacere!) stavano dalla parte giusta e i loro avversari, per quanto in buona fede, stavano dalla parte sbagliata; ma che siccome tutti, da una parte e dall ’altra, hanno commesso violenze ingiustificate, eccidi e orrori, allora i due schieramenti si equivalevano e oggi è legittimo dichiararsi sentimentalmente legati all’una o all ’altra parte senza che questo debba destare scandalo”.

Barbero su Montanari, “Foibe un’invenzione? Nessuno si sogna di dirlo. Tappa della falsificazione neofascista”

Il professore nel suo lungo intervento sul quotidiano ha spiegato quanto serva guardare il panorama in maniera completa per poter avere un’idea. “Se io decido che quei morti debbono essere ricordati in modo speciale, il messaggio, inevitabilmente, è che di quella guerra ciò che merita di essere ricordato non è che l’Italia fascista era dalla parte del torto – chiosa Barbero – e che era alleato con il regime delle camere a gas. Questo non vale la pena di ricordarlo, invece le atrocità di cui gli italiani sono stati le vittime, quelle sì, e solo quelle, vanno ricordate. E questa è appunto la falsificazione della storia”.

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