Fatti
Barbareschi alle crociate contro “la mafia dei fro** e delle lesbiche”
Chiara Capuani 30/04/2022
Luca Barbareschi, durante la presentazione di una mostra curata da Vittorio Sgarbi a Sutri, si è lasciato andare a dichiarazioni sconcertanti. Forte e immediata la risposta dell’associazione Lazio Pride.
“Io sono a favore delle lesbiche”, ha dichiarato l’attore di fronte a decine di persone in attesa di poter visitare le sale con le opere esposte, “ma qualsiasi persona, anche quattro tranvieri, che fanno un’associazione che è discriminante verso le altre, allora questa è un’associazione mafiosa”.
E ancora, come riportato dal quotidiano locale TusciaWeb: “Le nuove regole degli Academy Award prevedono l’inclusività. L’inclusività è la cosa più stupida del mondo. Cosa vuol dire l’inclusività? Io dovrei fare un film in cui c’è sempre un nano, un transgender, un cinese. Ma cinese come? Omosessuale, lesbica? Ormai il paradosso è che se io sono etero sono escluso in quanto non transgender. La creatività non è legata al genere. Se ci sono quattro donne brave, ci sono quatto donne brave. Nel mio ufficio ci lavorano ottanta persone. Non conosco la loro sessualità. E questo non è una discriminante verso di loro”.
Frasi a cui ha prontamente e fermamente risposto il Lazio Pride: “Le parole di Luca Barbareschi, che durante un evento a Sutri, in provincia di Viterbo, ha accostato le mafie con la comunità LGBT risultano inaccettabili – hanno dichiarato – Ricordiamo che nel 2018 il Pride di Ostia, organizzato da Lazio Pride, fu dedicato proprio alle vittime delle mafie, in gemellaggio con il Napoli Pride.