Fatti
Barbara Spinelli spiega perché lascia la Lista Tsipras
neXtQuotidiano 13/05/2015
L’intervista a Repubblica della giornalista: «La battaglia che stanno facendo i Cinquestelle sul reddito di cittadinanza è una battaglia che secondo me avrebbe dovuto fare “L’Altra Europa”. Ma non l’ha fatta»
Barbara Spinelli rilascia un’intervista a Sebastiano Messina di Repubblica per parlare del suo addio alla Lista Tsipras, consumatosi lunedì ma senza l’intenzione di lasciare il seggio. La Spinelli risponde alle accuse di SEL sulla sua presunta incoerenza:
Il motivo per cui, da tempo ormai, ho preso le distanze da “L’Altra Europa” è che secondo me è stata la lista ad abbandonare il progetto originario, che era quello di creare un insieme di forze della sinistra molto costruito dal basso, basato sull’associazionismo, sulla società civile. E soprattutto non dominato dai vecchi partiti della sinistra radicale. In questo anno e mezzo, piano piano ho avuto invece l’impressione di un predominio dei piccoli partiti che avevano promesso di sciogliersi ma non si sciolgono mai
La Spinelli aggiunge che “L’Altra Europa” è stata monopolizzata da Sel e Rifondazione e che nell’assemblea del 18 aprile (di cui abbiamo parlato qui) è stata resa nota una lettera aperta di buona parte dei militanti che si sono dissociati e sono praticamente usciti da “L’Altra Europa”; tra questi: Luciano Gallino e Guido Viale. E dice che il MoVimento 5 Stelle prende una larga parte dei potenziali elettori di sinistra di SEL:
“Nel Movimento 5 Stelle ci sono molte componenti. Una è senz’altro quella che fa importanti battaglie sociali che sono tradizionali della sinistra. La battaglia che stanno facendo i Cinquestelle sul reddito di cittadinanza è una battaglia che secondo me avrebbe dovuto fare “L’Altra Europa”. Ma non l’ha fatta. Quando al Parlamento europeo il M5S ha fatto un’iniziativa sul reddito minimo, ho aderito”.
Nelle ultime due domande affronta il tema del presunto tradimento, di cui l’hanno accusata Nicola Fratoianni e SEL:
Ha letto i commenti su Facebook? Molti le chiedono: ma se hai lasciato la lista, perché non ti dimetti da europarlamentare?
“Perché in Europa continuo a battermi per le idee che ho difeso in campagna elettorale, per il programma che ho in parte scritto. Sono stata eletta dagli elettori, non dagli apparati “.
Sotto quale bandiera? Ha detto che non intende fondare un altro partitino.
“L’Italia ha una nobile tradizione di indipendenti, soprattutto in Europa. Molti eurodeputati, tra cui mio padre, sono stati indipendenti di sinistra. O lo sono, come Sergio Cofferati. Lo sarò anch’io”.