La pacata reazione di Barbara Balanzoni dopo aver saputo di essere stata radiata dall’Ordine dei Medici

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-06-28

La dottoressa no vax Barbara Balanzoni radiata dall’Ordine dei Medici reagisce su Twitter al provvedimento: “Ovviamente me ne fotto, come prima del resto”

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Radiata dall’Ordine dei medici di Venezia la dottoressa no-vax Barbara Balanzoni, sostenitrice delle cure domiciliari contro Covid-19. A dare la notizia è stata lei su Twitter: “Ovviamente me ne fotto di Venezia. Come prima del resto”. Balanzoni ha pubblicato sul suo profilo, oltre ai tanti messaggi di solidarietà ricevuta, il provvedimento dell’Ordine di Venezia, compresi i nomi dei medici della Commissione. “Ecco gli eroi”, ha scritto, provando ad aizzare contro di loro l’odio social dei suoi follower. “C’erano due possibilità – ha aggiunto – diventare assassina o battermi per non esserlo. Ho scelto la seconda. Punto. Non dispiacetevi. L’alternativa era piegarmi alla medicina nazista. Non ho mai avuto dubbi su cosa fare”.

La pacata reazione di Barbara Balanzoni dopo aver saputo di essere stata radiata dall’Ordine dei Medici

Si dice convinta che “nelle motivazioni alla radiazione non ci sia nulla di scientifico, ma solo il delitto di lesa maestà”. “Da sempre – ha aggiunto – i medici assassini con sentenze di condanna passate in giudicato sono liberi di esercitare”. Vive il provvedimento come una medaglia: “In pratica se vuoi avere la certezza di essere un medico serio in Italia devi farti radiare. Per tutto il resto c’è il disordine dei medici. Me ne fotto. Ho detto”. I suoi toni sono parte del problema che l’ha poi portata alla radiazione. “La dottoressa Balanzoni – si legge nel documento – nel suo ruolo di medico ed abusando della credibilità che il suo status professionale le attribuiva, ha assunto, con toni estremamente violenti ed aggressivi, una posizione di completo e totale rigetto di tutta la gestione pandemica, dalla campagna vaccinale all’utilizzo del Green pass”.

“Provava a convincere i cittadini della sua posizione pseudo-scientifica”

Scrive l’ordine di Venezia, presieduto da Giovanni Leoni: “La Commissione ritiene molto grave il comportamento della collega che non ha semplicemente tentato di portare comuni cittadini al convincimento della sua posizione pseudo-scientifica senza tentare alcun confronto col mondo scientifico, ma ha millantato teorie che ad oggi non sono accreditate in alcun modo e screditato il lavoro dei colleghi che hanno scelto di rimanere nell’alveo della comunità scientifica, minacciandoli in tutti i modi di efferate ritorsioni”. Balanzoni ha anche minacciato più volte i colleghi e “istigato i suoi sostenitori alla rivoluzione, ad armarsi e a manifestare avanti alla sede dell’Ordine”.

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