I bambini ucraini scomparsi a rischio sfruttamento sessuale

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-04-07

La denuncia delle associazioni in tutela dei minori. L’assenza di controlli ai confini, in particolare quello polacco, ha portato alla scomparsa di numerosi bambini

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Bambini, adolescenti, giovani minori che sono riusciti a varcare il confine ucraino lasciando il loro Paese natale. Quello quotidianamente alle prese con le bombe e i missili che piovano dal cielo di tutte le città, da Nord a Sud. Vittime innocenti di una guerra che sono state costrette ad abbandonare quei luoghi in cui sono cresciute per colpe non loro. Molti sono morti, altri sono riusciti a uscire indenni da questa tragedia. Ma di circa 2mila di loro si sono perse le tracce dopo aver attraversato il confine con la Polonia. E ora si teme che quei bambini ucraini scomparsi siano a rischio di uno sfruttamento sessuale da parte di quei protagonisti oscuri che sfruttano la guerra per portare avanti questa vergogna.

Bambini ucraini scomparsi, il rischio dello sfruttamento sessuale

Perché la tragedia dei bambini stuprati, torturati e uccisi a Irpin non è l’unica che arriva dalle varie città. Ci sono anche altre storie parallele che si sono consumate e si stanno consumando a pochi chilometri dall’Ucraina. A riportare questi dati sono le associazioni in difesa dei minori che dall’inizio della guerra stanno operando dentro e fuori i confini dell’Ucraina per aiutare le famiglie e tutti quei bambini (di tutte le età) che sono riusciti o stanno tentando di lasciare il loro Paese.

“Solo una piccola parte dei minori sono registrati e censiti e non sappiamo se sono in condizioni sicure. Molte delle persone che hanno accolto i minori non sono passate attraverso controlli neanche di tipo preventivo e i rischi maggiori sono legati allo sfruttamento sessuale, prostituzione e produzione di materiali a sfondo sessuale anche on line”.

A parlare al quotidiano La Repubblica è Ernesto Caffo, Presidente del Telefono Azzurro. L’associazione sta operando in quei territori di confine, in special modo nella cittadina polacca di Medyka, uno dei punti in cui il passaggio di profughi in fuga dall’Ucraina è più consistente. Lì, nei primi 43 giorni di guerra, sono già transitati oltre 1,2 milioni di minori. Di alcuni di loro, però, si sono perse le tracce. Marina Lypovetska, alla guida dell’associazione ucraina Magnolia, ha spiegato che attualmente ci sono 2mila bambini ucraini scomparsi. E la paura più grande è che siano finiti nelle mani di predatori che li hanno presi con l’intenzione di sfruttarli sessualmente.

Una storia tragica nella tragedia. Nelle pieghe di questa assurda versione parallela della guerra, c’è la storia di Samira Mamedova: una 17enne di cui non si sa più nulla dallo scorso 16 marzo, giorno in cui è riuscita a varcare il confine.

E con lei anche altre centinaia di ragazzi, ragazze, adolescenti, bambine e bambini ucraini scomparsi di cui non si sa più niente. La pagina Child Focus pubblica ogni giorno gli annunci su questi minori spariti nel nulla dopo esser riusciti ad abbandonare il Paese in guerra. Alcuni, fortunatamente, sono stati ritrovati. Altri, invece, non sono ancora stati rintracciati. Perché dopo esser fuggiti dal dramma, potrebbero essere caduti nelle mani di chi – fingendosi benefattore – li ha presi con sé per scopi tutt’altro che benefici. Anzi, criminali.

(foto IPP/Beata Zawrzel/REPORTER)

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