La (bella) fine della storia della bambina scartata dalla squadra di calcio perché femmina

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-04

Una bambina di otto anni era stata scartata ad ottobre perché la società non accettava ragazze: le è stato offerto di unirsi al Brescia Calcio Femminile

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Era andata insieme al suo cuginetto alla sede della Pavoniana Gymnasium, storica società calcistica di Brescia da sempre focalizzata sull’attività del settore giovanile. Per lei, una bambina di 8 anni, le iscrizioni erano chiuse. Per il suo accompagnatore, no. Un caso – accaduto lo scorso ottobre – che ha aperto un dibattito collettivo sull’argomento e che adesso si è chiuso nel migliore dei modi, con l’invito del Brescia Calcio Femminile a unirsi a loro. Il papà dell’aspirante calciatrice, Alessandro, spiegò al tempo così i dettagli della vicenda: “La Pavoniana non prende bambine, questa la motivazione che ci hanno dato. Mia figlia non si aspettava parole del genere e ci è rimasta molto male. Ho provato anche a passare dal presidente, Umberto Cervati, credendo si trattasse di un malinteso. E invece mi ha ripetuto le stesse parole, in maniera scortese. A quanto pare è stato lui stesso a prendere la decisione di bloccare le iscrizioni femminili a causa di problemi gestionali avuti in passato”.

La bambina scartata dalla squadra di calcio perché femmina

La prima eco mediatica intorno alla vicenda fu sollevata da un servizio di Fanpage, testata contattata direttamente dai protagonisti della vicenda. A quel punto Cristiana Girelli, una delle più forti calciatrici italiane, originaria di Brescia, organizzò un incontro con la piccola regalandole una maglia della nazionale con dedica ed autografo. Vistasi nell’occhio del ciclone, la Pavoniana diffuse un comunicato per difendersi: “Il Direttivo di GSD Pavoniana Calcio, preso atto di quanto accaduto, ritiene opportuno rispondere agli attacchi ingiustificati che la società, un’eccellenza del territorio, ha immeritatamente ricevuto. Cogliamo l’occasione, innanzitutto, per scusarci con C., per l’incomprensione che si è creata: Pavoniana è sempre stata molto attiva nel sensibilizzare i ragazzi sul tema della discriminazione, non a caso da anni ha annoverato calciatrici nelle proprie file. L’ultimo periodo è stato caratterizzato da una ristrutturazione interna, causata dalla prematura scomparsa dello storico dirigente sportivo, che ha generato numerose difficoltà e avvicendamenti: per questo motivo alcune indicazioni del Direttivo, purtroppo, non sono state recepite adeguatamente ed attuate, e stiamo provvedendo per evitarne il ripetersi. Precisiamo tuttavia, che altre ragazze si sono presentate all’inizio di stagione: ad esse sono state fornite le stesse indicazioni per la partecipazione agli Open Day annuali fornite agli atleti maschi, senza alcun genere di restrizione né limitazione”.

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