Lo sfogo della studentessa esclusa dal ballo delle debuttanti perché lesbica

di Chiara Capuani

Pubblicato il 2022-05-07

“Mi hanno impedito di vivere un momento unico”, ha raccontato Vanessa (nome di fantasia) spiegando di non poter partecipare all’evento organizzato dal Convitto nazionale Cicognini perché accompagnata da una ragazza.

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“Mi hanno impedito di vivere un momento unico”. A raccontare il suo mancato “debutto” è Vanessa (nome di fantasia) a cui è stata negata la possibilità di andare al ballo delle debuttanti con la persona che ama. Una ragazza. Questo perché le coppie omosessuali non possono partecipare all’evento previsto per il 18 giugno a Prato e organizzato dal Convitto nazionale Cicognini.

“Avrei voluto invitare una ragazza che mi piaceva, mi hanno detto che non è possibile. Posso solo invitare un ragazzo ma non mi interessa andare con uno sconosciuto. Avrebbe un senso partecipare al ballo se accanto a me ci fosse una persona che amo e per la quale affrontare tutti gli impegni e i costi della serata”, ha raccontato Vanessa in un’intervista a La Stampa. La diciottenne, dunque, dovrà rinunciare al ballo e ad una serata senza dubbio speciale solo perché lesbica.

Lo sfogo della studentessa esclusa dal ballo delle debuttanti perché lesbica

A fare eco alla denuncia della giovane, è arrivata l’Arcigay di Prato e Pistoia: “Il contrasto a un fenomeno diffuso e particolarmente dannoso per la libertà di esprimersi, di amare, della piena realizzazione di sé come l’omolesbobitransfobia passa anche dall’inclusione di realtà e persone costrette troppo spesso ai margini della nostra società e la cui esistenza e i loro diritti non sono riconosciuti e tutelati”.

La preside del Convitto ha spiegato che si sta muovendo per cambiare le regole che impedirebbero la partecipazione al ballo di coppie omosessuali. Ma qualsiasi modifica – ammesso che venga fatta – entrerà comunque in vigore a partire dal prossimo anno. Troppo tardi per Vanessa.

“A settembre non sarò più al Convitto, mi hanno impedito di vivere un momento unico che non si ripeterà più. I tempi del liceo non tornano. Vuol dire chiudere male un percorso durato cinque anni dentro un istituto dove non avevo mai subito discriminazioni. Tutti mi hanno sempre accettata senza pregiudizi. Gli insegnanti mi hanno aiutata molto”, ha spiegato la giovane, che ha poi affermato che probabilmente parteciperà al ballo accompagnata dal fratello.

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