L’azienda che ritira l’offerta di lavoro dopo aver scoperto che la candidata è trans

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-05-20

Una donna si è vista ritirare un’offerta di lavoro per la quale mancavano solo le firme dopo aver comunicato all’azienda di essere in transizione

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Per evitare “sorprese dell’ultimo minuto”, ha spiegato subito al telefono che sui documenti che avrebbe dovuto portare per firmare il contratto dopo il colloquio di lavoro il nome sarebbe stato diverso da quello reale: Laura Bisetto, giovane donna di Treviso in transizione (ha iniziato la terapia ormonale a marzo 2021), si è vista per questo motivo rifiutare un’offerta di lavoro ormai formalizzata. “Mi hanno detto che vista la situazione dovevano fare un passaggio in più con la presidente – ha spiegato in un’intervista al Corriere della Sera – e il risultato è stato che due ore dopo mi hanno detto che l’assunzione saltava perché la mia transizione poteva essere un problema”.

L’azienda che ritira l’offerta di lavoro dopo aver scoperto che la candidata è trans

E non è stata la prima volta, per lei, che qualcuno l’ha discriminata sul lavoro per questo motivo. “Facevo un colloquio – ha raccontato – spesso in presenza. E poi mi veniva detto che l’esito era positivo. Naturalmente a quel punto dovevo fare una precisazione, dovevo spiegare che il mio nome non corrispondeva a quello anagrafico e alla mia carta d’identità. E lì spesso saltava tutto”. Uno schema ricorrente che l’ha portata a prendere delle contromisure: “Ora non comunico più la notizia per telefono, lo dico per scritto così rimane traccia del fatto che ero stata selezionata ma che mi escludono solo per questa ragione”. Dal dolore allo sconforto, fino alla soddisfazione di un luogo in cui viene valorizzata: “In questo momento lavoro nella segreteria di uno studio medico e mi trovo benissimo. Di fatto una persona dovrebbe essere assunta per il suo profilo lavorativo, non per altro. La discriminazione sociale fortunatamente non mi è mai accaduta”. Fondamentale per la sua realizzazione il supporto del gruppo Lgbt di Treviso che le ha fatto iniziare un percorso psicologico, grazie al quale adesso ha assunto una maggiore consapevolezza di sé e delle sue aspirazioni.

 

(immagine di copertina: Pixabay)

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