Avviso di garanzia a Conte per la zona rossa ad Alzano e Nembro? Se indagano lui indagano tutti

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-06-13

Sul tavolo il procuratore ha un’opzione. Se iscriverà lo farà per tutti, rappresentanti del governo e della Regione. Dopodiché però bisognerà capire la competenza territoriale: Bergamo, Milano, Roma e come spiegare il nesso di causalità tra il numero di morti e la mancata zona rossa

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Fabio Martini sulla Stampa di oggi parla della possibilità di un avviso di garanzia a Giuseppe Conte per la zona rossa ad Alzano e Nembro. Secondo il quotidiano si tratta di una possibilità remota che porterebbe con sé un’ulteriore eventualità: l’iscrizione nel registro degli indagati potrebbe coinvolgere non soltanto il presidente del Consiglio ma anche il ministro della Salute Roberto Speranza e le due figure apicali della sanità lombarda, il Presidente della Regione Attilio Fontana e l’assessore Giulio Gallera.

Il presidente del Consiglio è convinto di aver scongiurato la “grana” della quale nessuno parla, ma che per lui sarebbe anche la più fastidiosa: l’iscrizione nel registro degli indagati. Certo, un’eventualissima iscrizione si configurerebbe come un atto dovuto, tanto più per chi – come Conte – conosce il combinato disposto tra l’articolo 40 del Codice penale («Non impedire un evento che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo») e il 438 che individua il reato di epidemia. L’ipotesi di reato sulla quale si muove la Procura di Bergamo è quella di epidemia colposa, reato assai meno incisivo di quello di procurata epidemia che prevede una pena massima eloquente: l’ergastolo.

Conte è convinto di aver allontanato da sé un passaggio fastidioso più dal punto di vista dell’immagine che da quello giudiziario. Anche perché se davvero la Procura di Bergamo dovesse accertare i prodromi di un’indagine che veda coinvolta rappresentanti di governo, sarebbe costretta a passare immediatamente la mano, trasmettendo le carte al Tribunale dei ministri. A quel punto l’apposita sezione, formata dal Tribunale di Bergamo, dovrebbe svolgere una vera e propria indagine e, là dove dovesse individuare ipotesi di reato, dovrebbe chiedere l’autorizzazione a procedere alle Camere e nel caso di Conte (che non è parlamentare) ad essere competente sarebbe il Senato.

avviso di garanzia conte alzano

Anche il Fatto Quotidiano spiega oggi che la situazione è per tutti simul stabunt, simul cadent:

Il fascicolo è incardinato a modello 44 cioè con il reato di epidemia colposa ma contro ignoti. Tre i filoni: la zona rossa, i morti nelle Rsa e la mancata chiusura dell’ospedale di Alzano. Sul tavolo il procuratore ha un’opzione. Se iscriverà lo farà per tutti, rappresentanti del governo e della Regione. Dopodiché però bisognerà capire la competenza territoriale: Bergamo, Milano, Roma e come spiegare il nesso di causalità tra il numero di morti e la mancata zona rossa. Insomma non è facile.

Secondo il Corriere della Sera invece l’audizione di Conte è stata convincente.

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