L’autista dell’autobus che salva un giovane dalle vessazioni dei bulli

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-10-12

Ha fermato il suo mezzo, si è avvicinata al gruppo di giovani e ha preso sotto braccio la vittima

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Era a bordo del suo autobus, come ogni giorno. Stava guidando, fermata per fermata, lungo le strade di Roma. Poi, a un certo punto, a sul suo mezzo è salito un gruppetto di adolescenti. Uno sparuto gruppetto che ha iniziato a inveire – con insulti e altre parole irripetibili – contro in altro giovane coetaneo. La classica vittima dei bulli, vittima delle vessazioni di chi prova a prevaricare l’altro con atteggiamenti censurabili. E quel giovane è stato “salvato” da Simona F., l’autista dell’Atac – l’azienda municipale del trasporto pubblico capitolino – che ha fermato il mezzo ed è andata in soccorso del ragazzo bullizzato.

Autista Atac salva un adolescente dalle vessazioni dei bulli

Un gesto amorevole, di chi ha deciso di non voltarsi dall’altra parte. Perché su quell’autobus non erano presenti solamente quei giovani con l’atteggiamento e il comportamento tipici dei bulli e la vittima, ma anche altri adulti. Persone di ogni età che, però, erano rimaste a guardare quelle vessazioni senza batter ciglio e intervenire. Ma l’autista Atac ha deciso di intervenire. Ha fermato il mezzo con la scusa di controllare la chiusura del portellone in fondo al suo autobus e si è avvicinata alla vittima.

Lo ha abbracciato e rassicurato. Poi lo ha portato con sé nella cabina di guida per farlo sentire al sicuro. Poi ha chiamato alla madre per raccontare quelle vessazioni subite dal figlio. E la donna era ad attenderlo alla fermata dell’autobus più vicina a casa sua. E ha voluto ringraziare immediatamente l’autista Atac per esser corsa in soccorso del ragazzo e averlo tranquillizzato dopo quella brutta esperienza. E anche l’azienda ha voluto fare un plauso alla propria dipendente:

“Ho voluto ringraziare di persona e rallegrarmi con la nostra collega, che si è distinta per grande senso civico e sensibilità, interpretando al massimo livello il comportamento da tenere quando si svolge un servizio pubblico. Questi esempi devono essere il fondamento del rilancio di ATAC: vedere una giovane dipendente che li interpreta così positivamente dà fiducia nel buon esito di questo impegnativo percorso”.

Queste le parole del direttore generale di Atac, Alberto Zorzan. Perché quello che dovrebbe essere un gesto normale, diventa eccezionale. E a renderlo tale è stata la reazione degli altri presenti a bordo di quell’autobus. Quelli che assistevano inermi alle vessazioni inflitte a un giovane dai suoi coetanei.

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