Francesco Guerra
Post-Doc researcher presso Universidade Federal de Goiás, Faculdade de História: "sono figlio di un comandante della marina mercantile, che nella vita, anche una volta che era sbarcato a terra, non ha fatto altro che viaggiare, penso che il mio “nomadismo accademico” <a href="https://parentesistoriche.altervista.org/intervista-francesco-guerra/">dipenda in massima parte da questo</a>
La lunga notte honduregna tra narcopolitica e fallimento della lotta alla droga
Da più di un decennio, ormai, il nome di Juan Carlos Bonilla Valladares circola negli ambienti giornalistici honduregni e statunitensi per essere questi un poliziotto, che opera ben oltre i limiti consentiti dalla legge
Le conseguenze economiche della Lava Jato e i suoi legami con l’FBI
La parabola dell’agente speciale Leslie Rodrigues Backschies ed il suo sempre maggiore coinvolgimento nelle vicende giudiziarie del Brasile
Brasile: una crisi istituzionale che viene da lontano
La pandemia provocata dal Covid-19 ha portato alla luce ciò che latentemente operava da tempo nel contesto sociale brasiliano, vale a dire una profonda crisi istituzionale e di relazione tra i poteri frutto, in ultima istanza, di un processo di ridemocratizzazione in larga misura fallito
Le dimissioni di Sérgio Moro con vista sulla presidenza
Le dimissioni di Moro sono il gesto, insieme opportunistico ed estremo, di una persona che vuole mettere al sicuro il proprio capitale politico, distanziandosi il più possibile da una presidenza che ha ormai, irreversibilmente, imboccato la via del tramonto
Il volo, che non è un volo, di Bolsonaro il tacchino
Bolsonaro è cosciente del fatto che le putrefatte (soprattutto in termini morali) elites brasiliane stanno già guardando altrove nella loro ricerca di un candidato in vista del 2022
Mandetta, Bolsonaro e quella fronda che può minare il governo
A quanto pare l’inquilino dell’Alvorada, alias Presidente senza presidenza Jair Bolsonaro, non avrebbe gradito l’intervista che il Ministro della Salute, Luiz Henrique Mandetta, ha rilasciato alla Globo nella giornata di domenica 12 aprile. Ecco perché
Perché il Bolsonarismo non può non essere un populismo
Un governo moderato non avrebbe alcuna necessità di mantenere una costante ‘sintonia di affetti’ col proprio popolo, più ancora, un governo moderato non si riconoscerebbe in alcun popolo, bensì governerebbe per tutti i brasiliani intesi come citoyenneté, prima ancora che come popolo. Bolsonaro, al contrario, non può fare a meno del proprio popolo, che ogni volta lo ricambia, mimandone il gesto dell’arma o chiamandolo ‘mito’
L’interesse di Bolsonaro nella crociata pro-idrossiclorochina
Alla testa della crociata filo-idrossiclorochina si trova il Presidente terraplanista Jair Bolsonaro, il quale, messo in quarantena dai suoi stessi alleati, sembra dedicare la maggior parte del proprio tempo a twittare notizie non confermate, se non, in certi casi, del tutto prive di fondamento. In realtà Bolsonaro, sulla pelle di milioni di brasiliani, sta combattendo una guerra tutta personale a difesa dei propri interessi politici e verosimilmente anche economici
La “quarantena” di Bolsonaro: chi c’è al governo del Brasile oggi?
Nei giorni scorsi vari giornali e blog, entrambi più o meno attendibili, hanno rimbalzato la notizia di un “golpe senza golpe” ai danni del Presidente Jair Bolsonaro, le cui funzioni sarebbero, di fatto, esercitate dal generale Walter Souza Braga Netto. Ad oggi, la notizia non risulta avere conferme, ma il punto della situazione non sembra essere tanto questo, quanto cercare di mettere a fuoco le significative conseguenze politiche che il propagarsi dell’emergenza legata al Covid-19 sta avendo qui in Brasile
I Bolsonaro e i legami con le milizie paramilitari
La linea del tempo che riconnette i vari membri della famiglia dell’attuale Presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, con le milizie paramilitari di Rio de Janeiro, alle quali Adriano da Nóbrega, ucciso alcuni giorni fa in una operazione congiunta delle forze di polizia dello Stato di Bahia e di Rio de Janeiro, apparteneva