Attanasio e Iacovacci morti in uno scontro a fuoco. Nessuna esecuzione

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-02-24

Dai risultati dell’autopsia sui corpi dell’ambasciatore e il carabiniere, rimangono in piedi tutti gli interrogativi: si sa solo che uno dei colpi che ha raggiunto il carabiniere al collo è stato sparato da un Kalashnikov

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Non si è trattato di un’esecuzione. L’ambasciatore Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci sarebbero stati colpiti da quattro colpi di pistola, due ciascuno. Questo è quanto emerge dai primi risultati delle autopsie, effettuate a partire da questa mattina al policlinico Gemelli di Roma. Gli esami sui due corpi son durati ben 5 ore, e quello che ne emerge è che il militare 30enne dell’Arma è morto sul posto perché colpito al collo. L’ambasciatore invece è stato ferito all’addome.

La traiettoria dei proiettili non aiuta un granché nell’individuare se si sia trattato di fuoco “amico” o nemico. Perché sì, dice che i corpi sono stati penetrati dal fianco sinistro per andare verso quello destro, ma ovviamente non si sa chi fosse da un alto e chi dall’ altro. E – emergere dall’autopsia – che almeno uno dei proiettili che ha raggiunto Iacovacci fosse uno di un Kalashnikov, che però in Congo è utilizzato sia dai ribelli che dai ranger. Quindi, stando così le cose, e senza una ricostruzione dettagliata della vicenda (che sicuramente avrà fornito ai Ros e agli 007 arrivati in Congo poco dopo la notizia delle uccisioni Rocco Leone, il terzo italiano lì presente e rimasto illeso), non se ne viene a capo.

Ora bisognerà cercare di ricostruire la dinamica della vicenda. E, lo ricordiamo, a oggi gli interrogativi rimangono molti. Per questo stamattina il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha informato il Senato di aver chiesto all’Onu e al World Food Programme un resoconto dettagliato di quanto successo, e che su questo venga aperta un’inchiesta per avere risposte “in tempi brevi”. Le domande: chi ha dato il via libera all’ambasciatore per muoversi lungo quella strada senza scorta e senza gli adeguati dispositivi di sicurezza? Che fine hanno fatto gli altri tre uomini congolesi che viaggiavano con loro? Perché è nato un conflitto a fuoco tra i ranger e gli assalitori? Di chi è la responsabilità di tutto ciò?

 

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